Compostaggio comunale, primo parere: “E’ coerente con piano di gestione”

 
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Gela. Il contenuto dello studio di fattibilità per il nuovo impianto di compostaggio comunale è “coerente con il piano di gestione”. Il parere è stato rilasciato, su richiesta del municipio, da Emilio Giudice della Riserva Biviere, che si occupa della valutazione dei progetti, per i quali si attuano le procedure di Via-Vas. L’amministrazione comunale, da tempo, ha scelto di tentare la strada dell’impianto di compostaggio di proprietà esclusiva, anche per superare le emergenze spesso generate dall’attuale sistema di Brucazzi, che invece fa ormai fatica a lavorare tutti i conferimenti che arrivano dai Comuni dell’ambito. Il costo complessivo si aggira intorno ai dieci milioni di euro, secondo i dati presentati dal chimico industriale Fabrizio Nardo, che ha predisposto la tecnologia alla base del progetto e redatto lo studio. Avrebbe una capacità di lavorazione di 50 mila tonnellate all’anno, con entrate per il municipio, stimate annualmente in non meno di tre milioni di euro. Nello studio di fattibilità, si apre all’uso del nuovo impianto anche per la lavorazione dei fanghi. Verrebbero trasformati in fertilizzanti organici, seguendo la linea dell’economia circolare, con rifiuti zero. Nardo ha sempre parlato di un impianto ad impatto ambientale nullo. Dovrebbe sorgere in una delle aree ex Asi, così come indicato nel piano di gestione, che risale al 2009. “Sul territorio, ci sono criticità – dice Giudice – sia per le aree Nord est e Nord 2 dell’ex Asi sia per Timpazzo. Soprattutto a Timpazzo, le prescrizioni imposte non sono mai state attuate e se ne sarebbe dovuto occupare il Comune. Bisogna poi considerare le 35 mila tonnellate di rifiuti organici prodotte dalle coltivazioni nelle serre. Il piano di gestione prevede un impianto di compostaggio per quel tipo di smaltimento. Vorrei capire se qualcuno ci abbia pensato oppure se si tenda a dimenticare, senza affrontare mai i problemi”. Il parere è stato rilasciato rispetto allo studio di fattibilità redatto da Nardo, che è stato preso in consegna dai tecnici del settore ambiente del Comune.

Il funzionario Santi Nicoletti e il dirigente Grazia Cosentino stanno seguendo la procedura, che dovrà comunque passare dalla Regione. “E’ un tipo di parere che non rilascio spesso – conclude Giudice – anche perché riguarda la fattibilità e non un progetto esecutivo. Mi è stato chiesto dal Comune di valutare l’eventuale coerenza con il piano di gestione”. Per la copertura finanziaria, almeno fino a qualche mese fa, sembrava che si propendesse per un eventuale mutuo con Cassa Depositi e Prestiti, piuttosto che attivare i fondi delle compensazioni minerarie, come inizialmente era stato ipotizzato. Ancora oggi, Ato Cl2 in liquidazione e Srr4 devono trovare il bandolo della matassa per il passaggio di gestione dell’attuale sistema di compostaggio di contrada Brucazzi, che dovrebbe finire sotto la gestione della Srr, attraverso la controllata “Impianti Srr”. Nel recente passato, si era aperto un contenzioso, anche giudiziario.

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