Gela. Ieri sera, in consiglio comunale, il sindaco Lucio Greco ha risposto a più richieste sulla questione rifiuti, dall’impiantistica alla gara ancora da affidare. Per l’avvocato, il progetto di un impianto di compostaggio rimane in piedi, ma a Palazzo di Città si attenderebbero riscontri dalla Srr4. Sarebbe il silenzio della Srr ad aver per ora congelato l’iter del progetto, da realizzare con la tecnologia brevettata da Fabrizio Nardo. L’amministrazione comunale decise di puntare su un proprio impianto, su volontà dell’ex assessore Grazia Robilatte e per evitare emergenze nella gestione della frazione organica. Il presidente della Srr Filippo Balbo, che non sempre si è trovato sulle stesse posizioni di Greco, anche in questo caso non concorda con quanto riferito dal sindaco, che ha risposto ad un’interrogazione del consigliere pentastellato Virginia Farruggia, proprio sulla vicenda del sistema di compostaggio. Balbo, come ha già fatto di recente, ribadisce il massimo rispetto del piano rifiuti regionale. “Come già più volte dichiarato, la nostra strategia industriale è perfettamente conforme alle indicazioni del nuovo piano regionale sui rifiuti, che impone alle Srr di provvedere ad un’autonomia impiantistica, efficiente e duratura. Il piano d’ambito della Srr, in fase di aggiornamento, e quello industriale della società “Impianti Srr” – dice il sindaco di Butera che guida la società – riportano le linee programmatiche che devono guardare ad un futuro di sostenibilità nel rispetto delle economie dei Comuni soci e delle tecnologie innovative. Cosa ben nota per il nostro territorio, è la carenza impiantistica per il trattamento dell’umido, che ha costretto i sindaci a tariffe esose, spesso con conferimenti anche fuori Regione”. Balbo spiega anche che l’Ato Cl2 in liquidazione, adesso portato avanti dal commissario Giuseppe Lucisano, ha appena inoltrato una richiesta di ampliamento dell’impianto di compostaggio di Brucazzi, che verrà valutata dalla Regione. Sul sistema di contrada Brucazzi, pende ancora il passaggio di gestione, che dovrebbe consentire l’intervento della Srr. Ad oggi, però, gli uffici dell’Ato proseguono la loro attività, anche sul compostaggio. “Sarà il dipartimento acqua e rifiuti a decidere la legittimità dell’istanza da un soggetto che ha in essere il trasferimento degli impianti alla società in house”, precisa Balbo. Da anni, l’impianto di Brucazzi è considerato non in grado di lavorare i quantitativi che arrivano da tutti i Comuni dell’ambito e già la precedente guida dell’ente, con l’avvocato Giuseppe Panebianco, aveva proposto un progetto di ampliamento, mai autorizzato. Balbo conferma che la Srr sta attendendo gli ultimi riscontri da Palermo, per attivare un proprio impianto di compostaggio e allo stesso tempo esclude qualsiasi competenza su quello che il Comune di Gela vorrebbe realizzare.
“Ma mentre è doveroso tenere in vita l’impianto di Brucazzi, la sua scarsa capacità di offerta han reso necessaria la realizzazione di un nuovo impianto di compostaggio all’interno della piattaforma di Timpazzo, che nel giro di qualche mese con costi impiantistici ridotti potrebbe rispondere alla domanda dei quantitativi prodotti dalla Srr – conclude Balbo – per tamponare questo periodo di emergenza. Questa programmazione impiantistica, non si sostituisce al progetto presentato dal dottor Nardo per il Comune di Gela. Non siamo stati in grado di esprimere un parere tecnico in quanto ci sono stati trasmessi soltanto degli elaborati di livello preliminare e comunque non credo sia la Srr a dovere avallare una progettualità che non è contemplata nel nostro piano industriale e che nasce per servire il Comune di Gela”. I vertici della Srr, quindi, escludono che l’iter del progetto per il territorio di Gela possa essere bloccato da una volontà della società.