Gela. Venne fermato dai carabinieri, nelle contrade al confine tra Gela e la provincia di Ragusa. Il mezzo utilizzato per trasportare frutta, infatti, risultò assemblato con componenti rubati. Giovanni Alma, l’ambulante fermato dai militari, adesso è a processo. Deve rispondere dell’accusa di riciclaggio davanti al collegio penale del tribunale ragusano. Difeso dall’avvocato Salvo Macrì, già in fase di indagine cercò di spiegare che quel mezzo l’aveva venduto, per poi riacquistarlo. Non si sarebbe mai accorto, però, che i nuovi componenti potessero essere di provenienza furtiva.
Il dibattimento a suo carico si è appena aperto e l’ambulante dovrà rispondere alle accuse dei pm iblei. Come sottolineato dal difensore in fase di indagine, il mezzo sarebbe comunque passato da altre compravendite e, quindi, non sarebbe possibile legare il solo Alma all’eventuale reimpiego dei componenti di dubbia provenienza.