Commissioni e Unione dei Comuni, l’aula verso altre scelte: al lavoro per assicurare gli equilibri

 
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Gela. Uno è un atto dovuto, per dare forma all’organizzazione dell’attività istituzionale del civico consesso; l’altro invece è impellente così da assicurare la rappresentanza politica nel consiglio dell’Unione dei Comuni, finalizzato ai finanziamenti della nuova programmazione. Sono le prossime tappe, a brevissima scadenza, che si affacciano lungo la strada dell’assise civica, ora presieduta dall’esponente M5s Paola Giudice. Proprio la pentastellata, rieletta in consiglio e presidente dell’aula praticamente all’unanimità, si metterà da subito al lavoro, oltre che sulle priorità che arriveranno dagli uffici e dall’amministrazione, sullo schema delle otto commissioni, nelle quali confluiranno i ventiquattro consiglieri. Ognuno farà parte di due commissioni. Sarà il neo presidente a dare l’impronta anzitutto seguendo un equilibrio di rappresentanza. Il corso inaugurato con la sua elezione e l’azione di cucitura istituzionale e politica del sindaco Di Stefano, pronto a non chiudere la porta all’opposizione, probabilmente assicureranno un ruolo a chi non sostiene il primo cittadino. L’opposizione potrebbe ottenere alcune presidenze di commissioni di rilievo ma è chiaro che in maggioranza nessuno vorrà rimanere indietro. Il presidente Giudice ha già fatto sapere che tenterà di portare lo schema in aula, al momento della prossima seduta fissata per fine mese. Sarà necessaria un’integrazione dell’ordine del giorno. Prima di allora, bisognerà avere l’assenso di tutti, così da prevenire stop o tensioni. Il presidente, in queste primissime battute, pare intenzionata a presentare uno schema con la collocazione dei consiglieri sulla base delle loro esperienze professionali e dei titoli. Come capitato per la presidenza e per la vicepresidenza dell’assise cittadina, si punterà ad un’intesa bipartisan (nei limiti del possibile).

Traccia che bisognerà seguire, a breve, pure per eleggere i tre consiglieri che andranno a far parte dell’Unione dei Comuni, insieme ai rappresentanti di Niscemi e Butera. I tre enti fanno parte dell’Area urbana funzionale che mira ai finanziamenti della nuova programmazione, con un budget stimato in non meno di ottanta milioni di euro. Proprio il neo presidente del consiglio comunale Paola Giudice è reduce dalla presenza nel consiglio dell’Unione. Conosce bene le esigenze di una struttura, politica e burocratica, che deve essere riempita di senso e di figure tecniche e professionali, per fare in modo che si marci verso i finanziamenti senza perdere questa importante chances.

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