Gela. “Un chiarimento con il sindaco? Non c’è bisogno di parlare. Greco, in città, ha ottimi interlocutori, per quanto riguarda il partito. C’è l’assessore Nadia Gnoffo, che è sempre presente in giunta. C’è un coordinatore cittadino, molto disponibile, e ci sono i consiglieri comunali”. Il deputato regionale forzista Michele Mancuso, che mercoledì è stato in città con la commissione sanità dell’Ars, impegnata al “Vittorio Emanuele”, ritorna sulle recenti tensioni, interne alla maggioranza, scoppiate dopo il voto sulle commissioni. Alcuni tra i consiglieri più vicini al sindaco hanno sollevato dubbi sul voto dei forzisti, sospettati di aver appoggiato la proposta dell’opposizione, favoriti dal voto segreto. “Non entro nel merito della questione commissioni, perché non mi riguarda – dice il deputato Ars – se c’è il voto segreto, nessuno può permettersi di accusare gli altri. C’è poco da commentare. Anche il voto segreto è uno strumento democratico. In ogni caso, non capisco tutta questa tensione. Cosa è successo? C’è stata una modifica nella composizione delle commissioni? Capita. Non mi pare che la priorità della città siano le commissioni. Ci sono cose molto più importanti. Escludo che possano esserci interessi personali ad occupare un posto piuttosto che un altro. Essere in maggioranza, in ogni caso, non significa pensarla sempre allo stesso modo. Pensarla diversamente, non è essere contro”. Mancuso, che due anni fa è stato tra i sostenitori più convinti dell’alleanza “arcobaleno”, sa bene che, anche nell’ottica delle regionali, la partita è già aperta. Di certo, fa capire di non condividere affatto le posizioni del segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, ormai ex alleato della giunta Greco. “Sul piano della dialettica politica, mi mortifica il fatto che Di Cristina – dice ancora – non perda occasione per attaccarmi e per addebitarmi ogni tipo di responsabilità. Non capisco se c’è o se ci fa. Dovrebbe invece iniziare a comprendere che il suo problema non è Mancuso. I suoi veri problemi sono lui stesso e il suo partito, che oggettivamente è in difficoltà. Forza Italia, rispetto a Di Cristina e al Pd, viaggia su un altro pianeta. Se verrò rieletto, sarà con il voto dei cittadini. Mi dispiace per lui. Io vado avanti e mi sto interessando di diverse cose che toccano la città. Spero, a breve, di poter avere i risultati. Con la commissione sanità, che è stata all’ospedale “Vittorio Emanuele”, abbiamo constatato che ci sono stati miglioramenti, ma tanto deve essere ancora fatto. Il porto? Non si può andare avanti così. La situazione è vergognosa. Nei prossimi giorni, sarò di nuovo a Roma. E’ stato dato parere negativo per quanto riguarda la questione delle sabbie. Bisogna però insistere sui quantitativi iniziali, tra 35-40 mila tonnellate. Altrimenti, non sarà possibile nessun progetto”.
Il deputato regionale, comunque, conferma che Forza Italia non vuole fare le barricate, nei rapporti con il sindaco. “Non abbiamo mai assunto posizioni spigolose – conclude – se avessimo voluto fare i guerrafondai, avremmo potuto sfruttare la vicenda del secondo assessorato. Non l’abbiamo mai fatto. Speriamo che entro fine mandato il sindaco riesca a trovare un equilibrio nella sua maggioranza. Sicuramente, non è una cosa che tocca a noi fare. Fino ad oggi, nel bene e nel male, siamo andati avanti. Problemi? Ci sono stati, è chiaro. La priorità non possono essere le commissioni. Non servono vertici. Il ragionamento, per quanto ci riguarda, è assolutamente lineare. Noi siamo per costruire rapporti sereni”.