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Comitato pro-porto chiede a Musumeci di fare in fretta...Siciliano contro grillini: "Silenzio su relitto New Rose"

Gela. Anche sul porto rifugio insabbiato, come da tradizione, ognuno tira “acqua” al proprio mulino. La visita istituzionale del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, ieri accolto in pompa m...

A cura di Redazione
24 aprile 2019 15:51
Comitato pro-porto chiede a Musumeci di fare in fretta...Siciliano contro grillini: "Silenzio su relitto New Rose" - Lorefice ricorda il lavoro svolto anche dall'ex ministro Toninelli
Lorefice ricorda il lavoro svolto anche dall'ex ministro Toninelli
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Gela. Anche sul porto rifugio insabbiato, come da tradizione, ognuno tira “acqua” al proprio mulino. La visita istituzionale del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, ieri accolto in pompa magna anche dai grillini locali e dal loro candidato sindaco Simone Morgana, ha prodotto effetti collaterali decisamente agli antipodi. Gli esponenti del comitato pro-porto seguono alla lettera le parole pronunciate dal ministro. Per Toninelli i ritardi negli interventi sono da addebitare ad una Regione che non ingrana, almeno per il porto locale. Così, il comitato invita il presidente Nello Musumeci e la sua giunta ad accelerare. “Il comitato porto – si legge in una nota ufficiale – fa una appello al governo regionale del presidente Musumeci affinché intervenga visto che Gela risulta totalmente abbandonata dalla Regione siciliana per tutti i problemi atavici, compreso il porto, visti i forti ritardi della procedura che ad oggi non hanno garantito la funzionalità della struttura locale”. Anche quelli del comitato confermano l’intenzione del ministro di verificare l’eventualità di un commissariamento della procedura.

L’arrivo del ministro grillino risveglia antiche rivalità politiche, di certo ancora non sopite. Così, si fa sentire anche l’ex vicesindaco Simone Siciliano, quattro anni fa scelto nella giunta del Movimento cinque stelle, poi diventata senza colori. Ovviamente, per Siciliano Toninelli e i grilini l’hanno fatta “grossa”. “Il ministro ha tenuto a ricordarci che il porto è di competenza della Regione Siciliana, dimenticando però che il commissariamento dei porti è di esclusiva competenza del Ministero delle infrastrutture, sopratutto nel caso di porti inseriti nella rete europea Ten-T ad evidente carenza gestionale, proprio a causa della totale mancanza dei piani di gestione e manutenzione, di competenza regionale. Temi troppo alti da trattare, per chi non ha conoscenza del territorio – dice l’ex vice di Messinese – tuttavia mi preme ricordare al ministro Toninelli, al senatore Lorefice e al deputato Di Paola, qualora volessero avere l’umilità di indirizzare un’azione più concreta, che la competenza dell’impraticabilità di un porto è proprio del ministro, sopratutto quando implica l’impossibilità di eseguire interventi di salvataggio in mare e in aree con presenza di grosse realtà industriali. Per lo più, come e’ stato evidenziato nel verbale della conferenza istruttoria del 18 febbraio 2016, si evince a chiare lettere la competenza del ministero delle infrastrutture su una delle principali criticità ambientali che la città vive, proprio sotto il naso dei bagnati. Si tratta della presenza del relitto della motonave New Rose, contenente prodotto idrocarburico, incagliato sul molo di ponente, all’interno dell’area marina del Sin e in prossimità delle aree di balneazione. Da ex assessore all’ambiente ho prontamente sollecitato la rimozione e bonifica, al fine di scongiurare gravi fenomeni di inquinamento, così come la stessa Arpa ha dichiarato. Da allora, tra vicissitudini elettorali e disinteresse per chi governa il nostro paese, in perfetta continuità con la logica di vedere la Sicilia solo come un bacino di voti, nulla e’ stato fatto. Mi meraviglia come mai dei fermi ambientalisti come i candidati del Movimento cinque stelle, si siano dimenticati di una questione così importante”.

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