“Comitato ordine e sicurezza già riunito”, Di Stefano: “Incendi diminuiti, videosorveglianza attiva”

 
0

Gela. Rispetto ai gravi fatti di ieri, con cinque auto date alla fiamme, nella zona del centro storico,  “l’amministrazione comunale desidera esprimere un sentito ringraziamento al prefetto e alle forze dell’ordine per il lavoro straordinario che stanno portando avanti con costanza e determinazione. Grazie a un’attività efficace di prevenzione e repressione, il fenomeno degli incendi dolosi alle autovetture è stato ridotto del 60 per cento negli ultimi anni. Questo risultato è stato possibile proprio grazie alla presenza capillare e all’azione incisiva delle forze dell’ordine, che hanno reso il nostro territorio più sicuro e sereno per tutti i cittadini”, sottolinea il sindaco Di Stefano. “Riguardo quanto accaduto ieri ritengo sia importante sottolineare che la quasi totalità di questi episodi non è riconducibile a dinamiche criminali, ma ha prevalentemente un carattere sociale e frutto di gravi azioni individuali ma che nulla hanno a che fare con la criminalità organizzata. I controlli ad alto impatto effettuati di recente hanno confermato l’incisività dell’azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine e presto ci saranno sviluppi”, aggiunge.

Il presidente dell’associazione “Amici della Terra-Gela” e componente del gruppo dei Verdi, Emanuele Amato, ha chiesto una riunione urgente del comitato per l’ordine e la sicurezza. Di Stefano spiega che si è da poco tenuta. “Pochi giorni prima degli eventi incendiari il prefetto aveva già convocato un tavolo del Comitato Provinciale per la Sicurezza e l’Ordine pubblico. L’amministrazione comunale conferma il proprio pieno sostegno e la totale collaborazione con la prefettura e le forze dell’ordine per mantenere alta l’attenzione su questo tema, continuando a lavorare insieme per il bene della comunità. Vorrei infine rassicurare la cittadinanza che la videosorveglianza, fortemente voluta e sostenuta dal prefetto, è attiva, funzionante e sta portando i risultati sperati”, conclude.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here