Gela. La giunta del sindaco Domenico Messinese preferisce assegnare incarichi professionali “mirati”, scegliendo tra pochi nomi e senza applicare criteri oggettivi.
Incarichi non trasparenti? I consiglieri comunali del Movimento cinque stelle, in più occasioni, e adesso anche nella loro mozione di sfiducia, hanno sollevato la questione, criticando i bandi emanati dall’amministrazione. Insomma, un sistema chiuso a gestione fiduciaria. Se mai dovesse arrivare in aula la loro mozione di sfiducia, allora i grillini chiederanno di staccare la spina a questa giunta anche per il tipo di gestione dei rapporti con i professionisti esterni, ad iniziare dagli avvocati. Ma questo capitolo è l’ennesima tappa dello scontro politico in atto tra grillini e sindaco. “Sono solo illazioni – dice Messinese – come si fa ad accusare la giunta di scarsa trasparenza nell’assegnazione degli incarichi. Noi non abbiamo preferenze di sorta. Proprio la mia giunta ha proposto la costituzione di un’associazione temporanea di scopo, composta da tre legali, per abbattere il continuo ricorso agli incarichi esterni. Purtroppo, i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle parlano del nulla e lanciano accuse che non stanno né in cielo né in terra”. Per il sindaco, infatti, solo in pochi casi si è optato per affidamenti che non hanno rispettato il criterio di rotazione. “Nella vicenda dei ricorsi in Cassazione per il pagamento dell’Ici sulle piattaforme di Eni – conclude Messinese – ci siamo affidati ad un legale esperto in questa materia, che ha già ottenuto diverse pronunce favorevoli. Peraltro, l’incarico è costato all’ente molto meno rispetto alla prassi ordinaria”.
