Coltivavano marijuana su un loro terreno, c’erano 300 piante: condannati ad un anno

 
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Gela. Furono arrestati un anno fa perché, su un podere di loro proprietà nella zona di Falconara, vennero ritrovate almeno trecento piante di marijuana per un peso di cinquecento chili.

Adesso, il giudice Domenico Stilo li ha condannati ad un anno di reclusione a testa, con pena sospesa.
Si tratta di due agricoltori, padre e figlio, Vincenzo e Angelo Malfitano. Il magistrato, nel dispositivo letto in aula, ha irrogato nei loro confronti anche una multa da oltre duemila euro ciascuno. Alla fine, quindi, i due imputati, che hanno scelto di patteggiare, sono riusciti ad ottenere un verdetto decisamente favorevole nonostante l’ingente sequestro di marijuana.
Il giudice Stilo ha scelto di tenere in considerazione la recente sentenza della corte costituzionale che attenua le pene nei casi di droghe leggere come, appunto, la stessa marijuana. Stando agli investigatori, le piante sarebbero servite a rifornire il mercato locale dello spaccio.
Prima del loro arresto, i Malfitano non avevano alcun precedente penale alle spalle. Inoltre, su richiesta del legale di difesa, gli è anche stato revocato l’obbligo di firma.

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