Coltellate alla compagna che l’aveva lasciato, Pingo Rimane in carcere: arresto convalidato

 
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Pingo, l'ex compagna e i due figli (foto Repubblica-Torino)

Torino. Rimane in carcere il cinquantottenne gelese Crocifisso Pingo, che sabato scorso ha accoltellato l’ex compagna, la cinquantaquattrenne Patrizia Burzotta. Quattordici fendenti che hanno provocato ferite molto profonde soprattutto al volto della donna, costretta ad un delicato intervento chirurgico, anche se non è mai stata in pericolo di vita. Assistito dall’avvocato Matteo Massaia, Pingo è stato sentito dal giudice delle indagini preliminari nel carcere torinese “Lorusso-Cutugno”, dove è attualmente detenuto con l’accusa di tentato omicidio. Pingo avrebbe risposto alle domande del magistrato, fornendo la sua versione dei fatti e probabilmente scusandosi per quanto accaduto, come ha già fatto al momento dell’arresto. E’ stato proprio lui ad avvisare i carabinieri dopo aver aggredito l’ex compagna all’interno dell’appartamento di famiglia.

Era rientrato da poco dalla Sicilia, ma la convivenza era ormai finita. Dopo ventitré anni, Patrizia Burzotta ha scelto di interromperla. Secondo gli investigatori, sarebbe stata proprio la decisione della donna a far scattare l’aggressione. Il gip ha convalidato il fermo e confermato la custodia cautelare in carcere. La difesa valuterà se proporre riesame.

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