Gela. Colpì il fratello quarantatreenne, usando un coltello. Si trovavano entrambi nella stessa abitazione, ristetti ai domiciliari e in pieno lockdown. Per il trentacinquenne Alberto Drogo, lo scorso anno, venne formulata l’accusa di tentato omicidio. Il gup del tribunale Ersilia Guzzetta, oggi ha pronunciato la condanna ad otto anni di reclusione. Sono state accolte le richieste della procura, che ha concluso in aula con il pm Luigi Lo Valvo. Il magistrato ha ricordato quanto accaduto lo scorso anno e il fatto che Drogo avrebbe colpito il fratello al culmine di dissidi. I poliziotti del commissariato, arrivati nell’abitazione, sequestrarono due coltelli, compreso quello che sarebbe stato utilizzato dall’imputato, che per il tramite del difensore ha optato per il rito abbreviato. Il gup ha accolto integralmente la richiesta della procura, disponendo la condanna. La difesa ha sempre escluso che ci fosse la volontà di uccidere. A causa delle gravi ferite riportate, il quarantatreenne venne trasferito in ospedale e sottoposto ad un intervento chirurgico. Rimase sotto osservazione per alcune settimane.
Le indagini furono subito avviate dai poliziotti, coordinati dal sostituto Ubaldo Leo. Nell’abitazione, c’erano anche due piante di marijuana, finite sotto sequestro.