Venezia. Inizierà la prossima settimana l’attività peritale disposta dal gup del tribunale di Venezia, nel caso dell’operaio gelese Giacomo Ascia. Sarà un esperto a compiere accertamenti medici rispetto alle ferite che un anno fa furono riportate da un quarantasettenne, che sarebbe stato aggredito dall’operaio e colpito con una lama. Per i pm della procura veneziana, l’imputato è responsabile di tentato omicidio. Il ferito fu trasferito d’urgenza in ospedale e sottoposto ad un intervento chirurgico. La perizia è stata chiesta e ottenuta dal difensore del gelese, l’avvocato Rocco Cutini. Ascia sarà comunque giudicato con il rito abbreviato, in base ad un’ulteriore istanza, avanzata dal legale. La difesa è certa che quanto accaduto lo scorso anno, a Mestre, non può essere delineato come tentato omicidio. L’imputato, già in fase di indagine, spiegò di essersi solo difeso dall’aggressione del quarantasettenne, padre della sua compagna. Tra i due pare che ci fossero parecchie tensioni, poi sfociate in violenza. Il perito riferirà a settembre, davanti al gup veneziano.
Sarà importante verificare l’entità effettiva delle ferite. L’imputato, anche al gip veneziano, spiegò di aver reagito all’aggressione, senza alcuna intenzione di uccidere.