Gela. “Si può cambiare la storia dello sviluppo del territorio, anche con un grande porto del Mediterraneo”. Il sindaco Lucio Greco e il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, questa mattina, hanno sintetizzato così la decisione del Consiglio dei ministri che consentirà il passaggio del porto rifugio e del porto isola sotto la competenza dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale. L’avvocato e Cancelleri hanno del tutto messo da parte le rispettive collocazioni politiche. “Questa è la strada giusta, intrapresa con persone giuste”, ha spiegato il sindaco, che da quando si è insediato ha seguito il capitolo della portualità, sempre più in crisi, anche con l’ingegnere Pietro Inferrera, che però da fine luglio non è più suo esperto. Il primo cittadino e il sottosegretario grillino, in un tavolo intorno al quale si sono dati appuntamento il senatore Pietro Lorefice, i deputati Ars Nuccio Di Paola e Ketty Damante e il consigliere comunale pentastellato Virginia Farruggia, hanno rilanciato una sorta di patto istituzionale. “C’è un rapporto di sinergia istituzionale – hanno spiegato – davanti all’interesse della città si mettono da parte le casacche politiche”. Non a caso, il sottosegretario ha ricordato anche l’obiettivo raggiunto dei finanziamenti del programma “Qualità dell’abitare”, con trenta milioni di euro destinati alla riqualificazione di aree della città, da anni degradate e piuttosto marginali. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano ha richiamato l’importanza della collaborazione, citando il lavoro svolto insieme alle commissioni sviluppo economico e urbanistica. Al tavolo, anche il deputato Ars del Pd Giuseppe Arancio. Greco, traendo spunto dal passaggio all’Autorità portuale della Sicilia Occidentale, del presidente Pasqualino Monti, ha quasi aperto alla distensione politica. “Su questo tema avevamo iniziato a lavorare con il Pd, anche Forza Italia ha dato un contributo e c’è il ruolo importante del Movimento cinquestelle”, ha aggiunto. “Finalmente, i nostri siti portuali hanno una collocazione nazionale”, ha aggiunto Greco. Anzitutto, bisognerà però dare una prima risposta, attesa da anni. Devono partire i lavori al porto rifugio, con la caratterizzazione delle sabbie che scade ad ottobre.
“Far scadere la caratterizzazione e le autorizzazioni sarebbe molto grave – ha detto il senatore Pietro Lorefice – la procedura passerebbe dalla Regione all’Autorità portuale, ma riprendendo da zero e sarebbe uno spreco enorme di risorse pubbliche”. Il dialogo tra il sindaco e i grillini, ad ogni livello, è in atto, almeno sul fronte istituzionale, mentre i cinquestelle rimangono opposizione all’assise civica. Uno dei prossimi capitoli, potrebbe essere quello del Contratto istituzionale di sviluppo, in attesa che Roma batta un colpo sull’accordo di programma e l’area di crisi.