Gela. Massima fiducia nei confronti della magistratura e delle forze dell’ordine, che stanno portando avanti l’attività investigativa, sulla vicenda della gestione dell’Ipab “Aldisio”. I civici di “Una Buona Idea” e “Impegno Comune” si affidano alle decisioni che matureranno da parte degli inquirenti. “Una società vivibile è una società nella quale la magistratura e le forze dell’ordine indirizzano la loro attività all’ordine e al rispetto delle regole, intese come direzione entro la quale i passi di una società o di una città si compiono e questo presuppone, inevitabilmente, da parte degli organi preposti un controllo capillare del territorio a più livelli. Comprendiamo bene che un’uscita pubblica sul tema, possa esser etichettata come tardiva rispetto agli ultimi accadimenti che hanno scosso la città. Ci è parso opportuno, però, tacere su vicende che sono ora nella sola giurisdizione degli organi competenti e verso i quali oltre che rispetto abbiamo fiducia, ragion per cui è stata nostra precisa scelta ed è nostra precisa decisione ancora oggi, evitare giudizi di merito su questioni che, inevitabilmente e aggiungiamo, giustamente, esulano da personalistici giudizi del singolo che in ogni caso stigmatizziamo come contrari ai dettami della Costituzione poiché, non è banale sottolinearlo, interessano solo la sfera di competenza della magistratura verso la quale, come cittadini, uomini e rappresentanti delle istituzioni, non possiamo che nutrire fiducia”. Nessuna invasione di campo e i civici preferiscono un profilo decisamente garantista.
Solo poche ore fa, il sindaco Lucio Greco è stato molto più esplicito palando di “degradazione civile che sembra declassare, per interessi personali, le opportunità offerte dalla politica”. “Queste parole, pertanto, lasciando a chi di dovere la competenza di sovraintendere l’ordinario iter giudiziario, altro non sono che manifesto di stima e tributo verso la magistratura e le forze dell’ordine che sono sostegno e sono occhio attento di una società civile e quindi di una città la cui esistenza è da ritenersi ancorata a principi quali il rispetto dello Stato che, non ci appare retorico ricordarlo, deve sempre esserci”.