Civici e partiti insieme, “Una Buona Idea è un modello”: “A Di Stefano fiducia dei cittadini”

 
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Di Stefano insieme ai consiglieri di "Una Buona Idea"

Gela. Il progetto civico di cinque anni fa, quando fece l’esordio, oggi “confermato dalla fiducia dei cittadini”. Dietro al successo elettorale del neo sindaco Terenziano Di Stefano c’è anzitutto “Una Buona Idea”, movimento nato per le amministrative del 2019 quando arrivò in aula consiliare con tre esponenti (poi rimasero due a seguito di scelte diverse fatte dal gruppo del consigliere uscente Diego Iaglietti), e oggi con cinque rappresentanti tra gli scranni. Nella maggioranza, con la vittoria elettorale, trovano posto i riconfermati Davide Sincero e Rosario Faraci e i nuovi eletti, Giovanni Giudice (attuale segretario del movimento), Massimiliano Giorrannello e Floriana Cascio. “La fiducia dei cittadini è la nostra stella polare”, sottolinea Giudice. Il gruppo civico è un pezzo importante della coalizione nata dall’agorà politica. In aula, si schiereranno insieme ai dem e ai grillini del Movimento cinquestelle. In giunta, ci sono inoltre rappresentanze autonomiste, comuniste, calendiane e di altri movimenti sempre di ispirazione civica. “C’è piena sintonia – sottolinea Sincero – abbiamo un progetto comune per la città e ritengo che tutte queste componenti possano trovare una sintesi intorno al lavoro che c’è da fare per la città, insieme al sindaco Di Stefano”. Sia Sincero che Giudice sono tra gli esponenti della prima ora del gruppo, fondato tra gli altri proprio da Di Stefano. Il dialogo con le forze di partito, anzitutto Pd e M5s, si è strutturato nel tempo e già durante la consiliatura appena conclusa si era ipotizzato, in un certo periodo, di confluire in un intergruppo che potesse avere ispirazione prevalentemente progressista. “Ciò che più convince – aggiunge Giudice – è la capacità dimostrata da questo progetto che dopo l’agorà ha attirato ulteriori consensi. Altre componenti si sono avvicinate, comprendendo il senso del progetto per la città”. Sincero, già in passato, ha preso spunto dal modello dei finanziamenti portato avanti dall’allora assessore Di Stefano che ha permesso di aprire un dialogo con forze di partito, anzitutto il Movimento cinquestelle, nonostante non ci fosse alcun patto politico alla base. I due esponenti di “Una Buona Idea”, che faranno parte della folta rappresentanza civica in consiglio, sono consapevoli che “c’è tanto lavoro da fare”.

Con il municipio in dissesto, il primo periodo amministrativo non sarà per nulla semplice. In consiglio, la maggioranza veste solo i colori del Pd, del Movimento cinquestelle e appunto di “Una Buona Idea”. Per chi sostiene Di Stefano, si tratta di un’opportunità per avere una coalizione “coesa e compatta”. Sincero non sembra temere che gli equilibri manifestatisi al ballottaggio possano eventualmente alterare le logiche del progetto del sindaco, sposato da forze che hanno detto sì fin dall’inizio. Le falle che si sono aperte nella compagine del patto largo moderati-centrodestra, per le urne del secondo turno, hanno certamente fatto da apripista al successo del neo primo cittadino. “Ne siamo consapevoli, ci sono stati chiaramente problemi nel centrodestra – conclude Giudice – ma siamo altrettanto convinti che la città si sia schierata con il nostro progetto e con il sindaco Di Stefano, in modo direi quasi schiacciante”. I civici dovranno bilanciare i pesi politici del Pd e del Movimento cinquestelle, facendo da perno di un progetto che pare ormai chiaramente focalizzato intorno alla leadership di Di Stefano, in attesa delle prime prove amministrative e di aula.

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