Gela. “Politicamente isolati? Assolutamente no”. I civici di “Una Buona Idea”, che continuano ad essere un perno importante negli equilibri attuali dell’assise civica, allo stato sembrano muoversi in territori di confine politico. Né con il centrodestra della sfiducia né con i progressisti. Il voto sull’Unione dei Comuni ha fatto alzare le difese del gruppo civico. C’era un’intesa ampia che coinvolgeva anche i pro-Greco, soprattutto in chiave anti-centrodestra. I consiglieri di “Unità progressista”, però, nella seconda votazione hanno mantenuto la loro presenza in aula, consentendo di far passare la griglia voluta proprio dal centrodestra. “L’accordo c’era – dice il consigliere civico Davide Sincero – mi spiace che il consigliere Ascia sembra cadere dal pero. Non si è concretizzato perché forse lei non l’ha rispettato. E’ venuto meno un concetto per noi essenziale, il rispetto dei patti. Se è accaduto per l’Unione dei Comuni, mettendo a rischio anche la nostra rappresentanza, potrà accadere anche in altri contesti. E’ saltato un patto sancito davanti ad importanti esponenti politici. Il Movimento cinquestelle dovrebbe iniziare a riflettere su quello che è accaduto, sempre che si sia verificato a loro insaputa. Se i patti erano cambiati, sarebbe bastato dirlo”. I civici, in questi mesi assai convinti dalla linea della “responsabilità” sostenuta dal fronte di centrosinistra, ora si sono decisamente irrigiditi. “Andiamo avanti per la nostra strada – dicono Di Stefano e Sincero – non abbiamo paura di presentare il nostro progetto e andare anche da soli. Rimaniamo aperti a qualsiasi interlocuzione”. Nei prossimo giorni, ci saranno incontri interni. Il secondo movimento, fuori dai partiti, dovrebbe essere presentato entro il 25 luglio. Oggi, i civici sono stati impegnati in incontri politici, a Catania, con esponenti di centro e centrodestra. I rapporti con gli autonomisti non sono mai venuti meno, nonostante la decisione di lasciare la giunta Greco.
“Non abbiamo mai attaccato nessuno, anche nel centrodestra – precisa Di Stefano – non ho condiviso per nulla le affermazioni del consigliere Scerra. Abbiamo importanti interlocuzioni avviate anche nel centrodestra. Ci guardiamo intorno, certi della validità del nostro progetto. Movimento cinquestelle e Pd? Sono troppo legati a dinamiche nazionali e regionali. Noi vogliamo parlare alla città ed esporre prima possibile il progetto sul quale lavoriamo da tempo. Nel Pd, le nostre interlocuzioni erano con il segretario Siragusa, che ha sempre sostenuto una prospettiva di alleanza su temi importanti. Ora, con le sue dimissioni, non sappiamo cosa accadrà”. I civici, quattro anni fa a sorpresa decisivi per la vittoria del sindaco Lucio Greco, non hanno mai rinnegato quelle scelte e ora vogliono sviluppare un’evoluzione per un programma politico che possa anche aprire ad altre entità. Il centrodestra locale, che oggi ha ribadito la versione “large” ma senza i civici, non sembra così inclusivo, almeno rispetto al gruppo di “Una Buona Idea”. Per ora, il fronte progressista è in stand by. Così, dirigenti, consiglieri comunali e sostenitori del gruppo, cercano di costruire quella che potrebbe essere una “terza via”. In aula consiliare, i civici dovranno assumere altre decisioni molto importanti, a partire dal rendiconto 2021 che l’amministrazione comunale sta per far approdare.