Gela. Riapra il servizio psichiatrico in ospedale. Il presidente dell’associazione “Cittadini attivi” Carlo Varchi considera fondamentale il riavvio. Il reparto è fermo fin dal momento dell’emergenza Covid. Varchi si rivolge al management Asp. “Fu soppresso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura del nosocomio di Gela per fronteggiare la questione Covid-19. All’epoca, il reparto in questione, registrava 15 posti letto e 15 a Caltanissetta. Oggi, invece, il servizio è garantito solo a Caltanissetta con 10 posti letto grazie a due medici gelesi per un totale di 24 ore lavorative (12 ore per medico a settimana). A questo si aggiunge che al Centro Salute Mentale di Gela vengono sottratti, di fatto, 24 ore di prestazioni verso gli utenti fragili. Chiediamo, pertanto, il ripristino del reparto visti gli ultimi casi di pazienti che hanno bisogno di cure in ospedale e percorsi mirati che solo un reparto così altamente specializzato può garantire a soggetti con disturbi in fase acuta”, sottolinea Varchi.
Per il presidente, non si può far pesare tutto sul Centro di salute mentale, già depotenziato. “Non può, pertanto, ricadere tutto sul Centro Salute Mentale che, con difficoltà, gestisce i pazienti già con due medici in meno che vanno a Caltanissetta come segnalato da molti familiari alla nostra associazione che aiuteremo in tutti i modi e in tutte le sedi”, conclude Varchi. Sulle condizioni del Csm, in settimana, si è espressa l’associazione “Il Giardino”, indicando appunto le troppe carenze di personale e di servizi.