Gela. Una delle calette del parco naturale di Montelungo è stata salvata dall’incuria, frutto dell’abbandono delle istituzioni. Sono stati imprenditori, professionisti, operai, donne, e bambini ad imbracciare un rastrello e depositare rifiuti in sacchetti, rigorosamente differenziati. “Una gratificazione morale, siamo stanchi di lamentarci e fare le vittime – assicura David Melfa, titolare di Rete Canapa Sicilia – Abbiamo partecipato e, con piacere, contribuito alla pulizia di un tesoro come Montelungo. Non vogliamo fare critiche ma riappropriarci del nostro territorio”.
L’iniziativa, distante da regie politiche e da inefficaci associazioni ambientaliste, è stata promossa dai residenti del parco di Montelungo che, nella speranza di educare al senso civico chi sporca, si rivolgono al sindaco Lucio Greco per un mantenimento del decoro della spiaggia anche dopo la stagione estiva.
“Ho coinvolto tutta la famiglia e i bambini ad una educazione ambientale – racconta Inga Brentino – Anche loro devono comprendere il concetto di contribuire al decoro lasciando pulito l’ambiente”.
Sono stati raccolti oltre trenta sacchi di plastica, pneumatici e paraurti di autovetture, ferro, vetro e galleggianti usati da pescatori. Una ditta autorizzata di autodemolizione, domattina, provvederà a rimuovere dalla spiaggia i pneumatici e i paraurti.
“E’ un segnale di cittadinanza attiva per gente che ama la propria città e vuole proteggerla dall’incuria – spiega Eugenio Maniscalco – Abbiamo pulito altre volte ma la presenza delle istituzioni è praticamente inesistente. Questa nostra azione volontaria mira a dare un contributo reale”.
I residenti, abituati ad essere ignorati anche dalle logiche di rilancio urbano dell’amministrazione comunale, oggi retta da Lucio Greco, consapevoli della mancanza delle opere di urbanizzazione primaria, quali strade, fogne e illuminazione, nel rispetto del meraviglioso parco naturalistico immerso nella macchia mediterranea e bagnato dal mare, promettono nuove azioni a tutela dell’ambiente anche nella più vasta area del parco di Montelungo, dove i sentieri sono caratterizzati da discariche abusive e sporcizia ignorata anche dai compattatori della Tekra che quotidianamente effettuano il servizio di raccolta dei rifiuti per conto del Comune. Quella di oggi a Montelungo è una delle tante iniziative promossa in altri rioni urbani da cittadini attivi preoccupati dagli incendi e stanchi di attendere quel ritorno alla normalità, inattuabile solo con i dispendiosi interventi straordinari, solo promesso dal sindaco Lucio Greco.