"Città è viva, incarichi? Mai chiesto nulla", Di Paola: "Costruiamo con progressisti, civici e forze di centro"
"Si può sempre fare meglio ma ritengo che con le condizioni che abbiamo trovato sia stato fatto tutto il possibile. Di Stefano aveva già una grande capacità di mediazione, la sta rafforzando ed è un punto di riferimento", dice il parlamentare Ars

Gela. Il sigillo politico sull'alleanza e su qualche accordo elettoralmente utile, che lo scorso anno portarono alla vittoria del sindaco Di Stefano, l'ha messo direttamente di suo pugno e oggi osserva gli sviluppi, essendo parte attiva dell'evoluzione in atto. Il vicepresindente Ars Nuccio Di Paola non solo conferma quei passi mossi dodici mesi fa ma ritiene che stiano dando frutti amministrativi. “Vedo una città viva, sicuramente più che in passato – sottolinea – stiamo cercando di attirare l'interesse di chi viene appositamente per eventi o per visitare il nostro territorio. Non dimentichiamo che non è semplice, con un ente comunale in dissesto. La Regione ha concentrato risorse sulla nostra città e noi abbiamo ritenuto che andassero destinate a cose utili. Non ci sono solo gli eventi. L'amministrazione comunale, nonostante i tanti problemi, vuole dare decoro e l'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato permetterà una programmazione minuziosa. Si può sempre fare meglio ma ritengo che con le condizioni che abbiamo trovato sia stato fatto tutto il possibile”. Di Paola allontana qualche “ombra” concentrata dall'opposizione circa il tema degli incarichi e degli eventi. “Il Movimento cinquestelle starebbe monopolizzando incarichi in municipio, anche per gli affidamenti legati agli eventi? Lo escludo e gli attacchi che arrivano dal centrodestra, soprattutto in questo momento, mi fanno dire che farebbero bene a guardare in casa loro. Io – continua il parlamentare regionale – non ho mai messo voce in un solo incarico o nella gestione degli eventi in città. E' stato scelto un direttore artistico. Con la mia azione all'Ars cerco costantemente di far pervenire fondi importanti. Lo farò con le prossime variazioni di bilancio e anzi invito tutte le forze politiche ad agire in questa direzione, in maniera trasversale. Dobbiamo aiutare la città”. Durante la recente manifestazione regionale per la sanità, proprio Di Paola ha riproposto l'esigenza di un'alternativa politica forte davanti al governo Schifani e “a tutte queste indagini per corruzione”. “Lo confermo – dice ancora – dobbiamo lavorare per un'alternativa seria e credibile. La chiedono i cittadini, stanchi di tutti questi fatti che stanno emergendo dalle indagini su fenomeni corruttivi in vari ambiti, compreso quello della sanità. Per noi, le priorità sono altre. Vogliamo servizi per i cittadini, fondi per i Comuni in difficoltà e l'abbattimento delle liste d'attesa nelle strutture sanitarie. Se si può partire dal “modello Gela”? Certamente, nell'ottica delle prossime regionali io vedo almeno cinque contenitori che possono stare insieme e amalgamarsi. Mi riferisco al Pd, al Movimento cinquestelle, all'Alleanza verdi sinistra e a tutte le forze della sinitra, a Controcorrente di La Vardera, a tutta l'area civica e ancora a un contenitore con forze di centro. Possiamo farcela e lavorare da subito per dare discontinuità a una Regione, da almeno vent'anni governata sempre dalle stesse forze politiche che generano certi meccanismi”. Il deputato Ars ribadisce quello che il sindaco Di Stefano ha richiamato pochi giorni fa, ovvero un'alternativa politica che si ampia e coinvolga non solo progressisti e civici ma pure entità di centro. E' sempre più evidente la continuità politica tra il primo cittadino e il vicepresidente dell'Ars. “Di Stefano aveva già una grande capacità di mediazione – conclude il coordinatore regionale M5s – la sta rafforzando e sta diventando un punto di riferimento per l'amministrazione comunale, per il consiglio, che ha fatto scelte coraggiose, e per la città. Fino a oggi ha tenuto compatta la compagine consiliare, senza perdere nessun esponente. Mi fa piacere inoltre che l'area civica stia lavorando per rafforzarsi a livello provinciale. Sono convinto che il progetto civico possa diventare regionale. I civici devono sedere a pieno titolo nel tavolo per costruire l'alternativa politica al centrodestra di governo”.