Gela. La legge finanziaria regionale e il maxiemendamento, approvati dall’Ars, sono tappe che hanno un peso non indifferente per Palazzo di Città. Su tutte, la norma “sblocca royalties” permetterà l’uso dell’avanzo degli anni precedenti per chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato. Era la prospettiva fin dall’inizio tracciata dal sindaco Di Stefano e dalla sua amministrazione. Il primo cittadino si è mosso su più fronti, trovando sponde sia tra gli alleati sia nel centrodestra. “Una buona norma è una norma di tutti – dice il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola – con l’approvazione della legge finanziaria, Gela è al centro delle dinamiche politiche siciliane. E’ sicuramente tra le città che riceveranno maggiori fondi. Non c’è solo la norma che consente l’uso dei fondi royalties. Abbiamo stanziato quasi 500mila euro per il Museo dei relitti arcaici e ci sono fondi per la videosorveglianza nelle aree rurali, per gli eventi del 2025, per la ristrutturazione del teatro “Eschilo”, per la rigenerazione urbana e per la viabilità e la pedonalizzazione. Personalmente, mi aspetto un 2025, per la città, di riaperture e rilancio. Abbiamo dato tutti gli strumenti utili”. Da pezzi del centrodestra, già subito a caldo al momento del varo della legge finanziaria, sono arrivati non pochi distinguo. I pentastellati e i dem, perni della giunta Di Stefano, vengono accostati al voto finale contrario. “Tutti abbiamo dato un contributo per arrivare a queste norme e al voto finale – aggiunge Di Paola – ognuno si è mosso sulla base del proprio ruolo. Abbiamo inserito tante norme di spesa per Gela. Sono soldi veri e non semplici impegni. Devo dire che ho lavorato con il deputato Scuvera, ad esempio per i fondi destinati al Museo dei relitti arcaici. Siamo riusciti a fare asse con il presidente Ars Galvagno. Siamo due giovani della politica regionale ma c’è già chi ci vede come potenziali competitors magari per le prossime scadenze elettorali. Abbiamo portato a conclusione un iter non semplice. Da anni non accadeva che la legge finanziaria venisse approvata entro la scadenza di fine anno. Ci sono state tensioni nel centrodestra e se fossero esplose sicuramente saremmo intervenuti comunque approvando la finanziaria”.
Secondo Di Paola, grande sponsor del sindaco Di Stefano e del “modello Gela”, il prossimo anno dovrà essere di consolidamento, politico e amministrativo. “Il “modello Gela” è il “modello Sicilia” – sottolinea – ne sono stato sempre convinto. L’unico modo per essere alternativi al centrodestra del presidente Schifani e vincere le elezioni è partire proprio dalle forze che fanno parte del “modello Gela”. Il mio obiettivo era di alzare l’asticella per Gela e ci siamo riusciti”.
Ma mi convinco proprio che questo on.le pentastellato è proprio convinto di questo modello Gela 😂😂😂😂 , ovvero una miscela di identici sprovveduti che appartengono a diverse forze politiche che ( con l’avvallo dei referenti deputati) giocano sul destino della nostra martoriata città.
E poi sulla finanziaria vota contrario.
Abbiamo stanziato, abbiamo inserito norme spese per Gela, con il presidente Galvagno siamo riusciti a farea asse e poi ……..vota contrario, ma nutro forti dubbi sulle normalità nel rilasciare queste dichiarazioni millantando una finanziaria che non gli appartiene. E poi si pone alternativo ( a Schifani), ad un governo che approva una finanziaria contenente una sblocca royalties per Gela.