Gela. Come era stato previsto, c’è un primo importante passo in avanti. Questa mattina, sono stati conclusi gli ultimi adempimenti per la consegna in gestione dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti, adesso di competenza diretta della società Ambiente e Tecnologia srl. Si tratta della società di scopo della Srr Ato 6 di Enna, retta dall’avvocato Giuseppe Panebianco. Il passaggio è stato messo nero su bianco a Catania, in una delle sedi distaccate dei dipartimenti regionali, alla presenza di tutti i funzionari che seguono la procedura. Panebianco del resto aveva già fatto capire che la gestione l’avrebbe ottenuta prima possibile. Ora, si potrà iniziare ad operare a pieno regime. La consegna dell’impianto ennese apre inevitabilmente la via anche a quella del sistema già realizzato a Timpazzo, in questo caso le procedure sono state seguite dall’Ato Cl2 in liquidazione (diretto proprio da Panebianco) e dalla Srr4. Sono due impianti strategici nella nuova mappa del ciclo dei rifiuti sull’isola e soprattutto l’Ato Cl2 ha fatto da precursore. Giovedì, a Palermo, si farà il punto della situazione, ma anche il Tmb a Timpazzo potrebbe essere consegnato nell’arco di poche settimane, per poi metterlo in marcia.
Questa mattina, a Catania, oltre a Panebianco e al dirigente generale del dipartimento regionale acqua e rifiuti Salvatore Cocina, c’erano i referenti della Srr ennese (con il sindaco Francesca Draià) e quelli dell’azienda appaltatrice. Anche da un punto di vista strettamente tecnico, ci sarà una prima fase di verifica del regolare funzionamento, con la presenza sul campo degli operatori dell’azienda che si sono materialmente occupati dei lavori.