Gela. Avrebbe potuto avere conseguenze peggiori l’incidente che questa mattina ha coinvolto un cicloamatore gelese, lungo la 115, in direzione della città. In sella alla sua bici da corsa, sarebbe stato quasi colpito da un suv. La vettura, in base ad una prima ricostruzione, avrebbe affrontato una delle curve di quel tratto stradale in modo molto stretto, facendo finire sul selciato stradale il ciclista. Il conducente non si è fermato a prestare soccorso. Sul posto, sono arrivati gli operatori del 118, che hanno trasferito il ferito al nosocomio di Licata. Ha riportato ferite al volto. Pare che anche il caschetto protettivo si sia spezzato, a causa della rovinosa caduta. Almeno quindici punti di sutura gli sono stati applicati all’arcata sopraccigliare. Sono ancora in corso altri accertamenti.
I ciclisti sulla statale sono sempre stati un pericolo sia per i ciclisti stessi ma soprattutto per gli automobilisti che si vedono spuntare nelle curve una bici che va a 30 kmh e non solo. Hanno pure la sfacciataggine di passeggiare sempre sulla statale non in fila Indiana bensì a gruppi di 4 bici prendendo tutta la carreggiata..
Le forze dell’ordine non fanno nulla per evitare il transito delle bici fuori città..
Spero in un intervento delle forze dell’ordine o chi di competenza affinché ci sia un Po di educazione stradale che a Gela Non sappiamo cos è.
Quindi la soluzione è farli sacchi tutti i ciclisti perche’ sono un problema , a quanto sembra .credo invece che l’educazione stradale sia nell’omissione di soccorso che è un reato. La statale 115 e’una statale e le bici sono ammesse certo in fila indiana come dice lei ma se si rallenta magari suonando il clacson e non investendoli.grazie.