Gela. La chiusura degli uffici della Condotta agraria in città, almeno nella maggioranza del sindaco Lucio Greco rischia di diventare un caso politico. Dopo il primo allarme degli scorsi mesi, il gruppo forzista, a cominciare dal deputato regionale Michele Mancuso, esclusero qualsiasi pericolo. Venne difeso il piano dell’allora assessore regionale Edy Bandiera, sempre del partito di Berlusconi. A cose fatte e con il trasferimento a Mazzarino, i civici che appoggiano Greco chiedono spiegazioni a “chi ha dato garanzie di non soppressione”. “Noi del gruppo “Una Buona Idea” per primi avevamo esposto il problema della condotta agraria. Ci eravamo subito mobilitati dopo la volontà di rimodulazione degli uffici regionali dell’agricoltura, voluta dall’ex assessore Edy Bandiera che chiedeva la soppressione dell’ufficio di Gela. Naturalmente riteniamo inaccettabile il comportamento di chi da una parte garantisce di mantenere gli uffici aperti mentre dall’altro consente e autorizza il trasferimento del personale. Il nostro gruppo – dicono i consiglieri Davide Sincero e Rosario Faraci – si schiera accanto al sindaco Lucio Greco in questa battaglia e faremo di tutto affinché si possa ripristinare l’ufficio. Abbiamo definito anzitempo questa scelta scellerata e lo continuiamo a fare, ovviamente su questo tema non faremo nessun passo indietro, a tutela di un comparto che è volano della nostra economia”.
Non fanno riferimenti precisi, ma è chiaro che attendono risposte dagli alleati che si impegnarono, sostenendo che gli uffici non sarebbero stati chiusi. “Ci rivolgiamo a chi ha dato garanzie di non soppressione. Riteniamo che chi rappresenta il territorio – concludono i consiglieri – ha il dovere di tutelare gli impegni presi, poiché Gela è una città che merita rispetto e non la si può solo considerare un serbatoio di voti”.