Gela. Si avvicinano i giorni politicamente “caldi”, in vista della tanto annunciata mozione di sfiducia al sindaco Domenico Messinese.
“Pronti a firmare la mozione di altri gruppi”. I grillini, da mesi impegnati nella raccolta firme e nella mobilitazione per mandare a casa la giunta, aprono senza troppe preclusioni. “Noi presenteremo la nostra mozione – dice il consigliere comunale Vincenzo Giudice – ma ciò non esclude che siamo pronti a firmare quella che, eventualmente, verrà portata avanti anche da altre forze politiche. Non ci sono preclusioni”. Allo stato attuale, il vero punto interrogativo sono i numeri. Ovvero, ci sono consiglieri pronti a sfiduciare il sindaco Domenico Messinese, mettendo a rischio anche il loro posto? “Per far arrivare in aula la mozione di sfiducia – prosegue Giudice – servono almeno dodici firme. Bisognerà capire se, effettivamente, ci sia la volontà di sfiduciare il sindaco. Noi, andiamo avanti”.
Cancelleri manovra tutto? I grillini, inoltre, respingono le accuse che arrivano soprattutto dal gruppo politico che sostiene la giunta. Per la giunta e per i sostenitori dell’amministrazione, sarebbe il deputato regionale Giancarlo Cancelleri a manovrare la strategia destinata a delegittimare l’ex giunta grillina e, allo stesso tempo, tirare la volata alla sua campagna elettorale, in vista delle regionali. “Giancarlo Cancelleri non ha alcun ruolo rispetto alla mozione di sfiducia – dicono Giudice e il capogruppo in consiglio comunale Simone Morgana – il suo è sicuramente uno dei nomi più gettonati per la corsa elettorale alla presidenza della Regione, ma non è lui a decidere. Noi non dipendiamo da Cancelleri ma vogliamo solo che quest’amministrazione, che ha tradito il programma originario, si faccia da parte, soprattutto per il bene di questa città. Le nostre richieste non hanno nulla di strumentale. Purtroppo, il sindaco e i suoi assessori, privi di argomenti pratici, sanno solo lanciare illazioni”.