Chi l’ha visto non dimentica mai | Monumento ai Minatori di Riesi e il legame con un’epoca poco raccontata
Il Monumento ai Minatori di Riesi: omaggio allo zolfo, alla fatica e a una curiosità segreta che pochi conoscono.

Nel centro di Riesi, cittadina simbolo dell’estrazione dello zolfo, svetta imponente il Monumento ai Minatori, realizzato alla fine degli anni Ottanta. Quest’opera in bronzo celebra la forza e il sacrificio dei lavoratori delle solfare, afflitti da condizioni estreme. Sorge sul viale Don Bosco, luogo di cortei e celebrazioni della memoria, e richiama ogni anno cittadini e discendenti, fieri custodi di un passato che ha segnato l’economia e la cultura locale.
Tra zolfo e ricordo: l’epopea delle solfare
Nel XIX secolo, Riesi era capitale dello “zolfo”, materia prima strategica per la produzione di polvere da sparo e industria chimica “della soda”. Le solfare Trabia e Tallarita, insieme alla miniera “Solfara Grande”, contavano migliaia di operai “zolfatari”: uomini e ragazzi che lavoravano tra calore, gas tossici e turni massacranti. Il Monumento ai Minatori, inaugurato nel 2007, è quindi molto più di una statua: è un simbolo collettivo di lutto e riscatto, che emerge dalla memoria di una comunità che sa ancora cosa significa lavorare in profondità per pochi spiccioli.
Curiosità
Durante l’anniversario dell’esplosione del 1957, quando la miniera di Trabia Tallarita crollò causando vittime, sul monumento viene deposta una corona d’alloro mai permutata prima d’allora. Viene chiamato “il giorno del silenzio”: dalle 10:00 alle 11:00 la cittadina interrompe ogni attività, mantenendo il più assoluto silenzio in onore delle vittime, molti dei quali giovanissimi.