Gela. Le isole ecologiche volute in città dall’amministrazione comunale e dalla società campana Tekra, titolare in proroga del servizio di raccolta rifiuti, sono vigilate
dai volontari locali della Croce Rossa.
“Scriveremo alla Croce Rossa nazionale”. E’ questa l’ultima novità che arriva dal fronte rifiuti, creando non poche perplessità. Gli esponenti delle associazioni Aria Nuova e Amici della Terra, infatti, pensano già ad un esposto e ad una comunicazione ai vertici nazionali della stessa Croce Rossa. “E’ paradossale vedere i volontari della Croce Rossa locale fare la guardia alle isole ecologiche e ai rifiuti – spiega Saverio Di Blasi presidente dell’associazione Aria Nuova – peraltro, parliamo di mansioni non previste dagli statuti della Croce Rossa. Informeremo i vertici nazionali per capire se siano pratiche ammissibili. I volontari della Croce Rossa dovrebbero essere impiegati a svolgere funzioni per le quali hanno ottenuto una formazione. Spero proprio che questa novità non sia legata ad eventuali speculazioni”.
“E’ previsto dalla nostra mission”. La presenza dei giovani della Croce Rossa nelle isole ecologiche viene però giustificata anzitutto da una delle responsabili della sezione locale, Anita Lo Piano. “C’è una convenzione che può essere rinnovata mensilmente – spiega – abbiamo messo a disposizione dieci volontari. Si occupano solo di divulgare informazioni ai cittadini che si recano nelle isole ecologiche a conferire i rifiuti. La Tekra riconosce un minimo contributo economico alla Croce Rossa Italiana. In ogni caso, l’intera attività rientra nella mission della Croce Rossa”. Una linea che viene condivisa anche dall’assessore Simone Siciliano. “L’attività che viene svolta nelle isole ecologiche dai volontari della Croce Rossa riguarda solo l’informazione – ammette – servono a dare indicazioni a molti cittadini che ancora fanno fatica a comprendere le dinamiche della raccolta differenziata. In ogni caso, avere nelle isole ecologiche dei volontari in divisa, in questo caso quella della Croce Rossa, è utile a scoraggiare chi volesse conferire indiscriminatamente in queste aree, trasformandole in nuove discariche a cielo aperto”. Insomma, per vigilare meglio le divise della Croce Rossa che hanno preso il posto di un manipolo di operatori, inizialmente utilizzati, tramite voucher, da Tekra.