Che fine ha fatto l’odontoiatria per disabili? Un servizio durato solo 6 mesi

 
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Gela. E’ finito nel dimenticatoio il servizio di Odontoiatria speciale che l’Azienda sanitaria provinciale (Asp) aveva istituito presso il poliambulatorio di via Butera.

La denuncia del “Pungolo”. A rispolverare l’importante servizio, che consentiva ai pazienti disabili di evitare gli spostamenti a Catania verso l’ospedale Policlinico, è stato Gaetano Passanisi presidente dell’associazione “il Pungolo”. L’ambulatorio di Odontoiatria speciale è stato sospeso definitivamente nel 2012. “Era un progetto sperimentale – assicura Tony Ciaramella, medico incaricato dall’Asp – sarebbe dovuto diventare un ambulatorio di supporto al Policlinico di Catania tant’è che l’allora manager dell’Asp, Salvatore Paolo Cantaro, aveva formalizzato una convenzione. L’Asp, dopo avere sospeso l’ambulatorio di Odontoiatria per disabili in città ha pensato di attivarlo a Niscemi”.

Solo sei mesi. Il poliambulatorio di via Butera ha ospitato il servizio per sei mesi prima che finisse nel dimenticatoio. Un lasso di tempo breve che aveva consentito, comunque, di assistere quaranta pazienti disabili. “Siamo stanchi di subire passivamente tagli legati a scelte scellerate – accusa Passanisi – Reclamiamo l’avvio dell’Odontoiatria speciale, sospesa dall’Asp senza motivazioni”. Nel territorio nisseno, grazie ad una collaborazione con l’ospedale Policlinico di Catania, erano stati trattati circa 600 pazienti. Complessivamente venivano garantiti due giorni la settimana a Caltanissetta e sei ore mensili a Gela. “I disabili della città non sanno più a chi rivolgersi – conclude Passanisi – L’unico punto di riferimento rimane il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania che ha dato la massima disponibilità ad operare i disabili previa presentazione del ticket. All’epoca, il medico faceva parte dell’equipe di un più complesso progetto di odontoiatria speciale. In quella circostanza solo i pazienti più gravi venivano trattati a Catania dove invece di un semplice ambulatorio possono contare di una struttura e apparecchiature all’avanguardia”. All’incontro indetto dall’associazione Il Pungolo ha partecipato anche Sebastiano Granieri, Psicologo presso lo sportello H a Caltagirone.

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