Bologna. “I processi di mafia nei quali la Cgil Sicilia si è costituita parte civile sono tanti, ultimo in ordine di tempo quello che riguarda Matteo Messina Denaro. E’ il nostro modo per confermare l’importanza della legalità per il mondo del lavoro e per lo sviluppo della Sicilia, per i diritti fondamentali dei lavoratori”. Lo ha detto Ignazio Giudice, segretario confederale della Cgil Sicilia con delega per la legalità, intervenendo a Bologna alla Summer School organizzata dall’Università Alma Mater e dedicata alla costituzione di parte civile nei processi. “La Sicilia è ovviamente protagonista”, ha detto Giudice che ha parlato dei processi in corso nell’isola che hanno portato alla sbarra e condannato esponenti sia della Stidda che di Cosa Nostra, per la presenza della criminalità organizzata in molti settori, dalla grande distribuzione all’edilizia fino al commercio al dettaglio. “Presenza – ha sostenuto – che impone al sindacato e alla società civile oltre che alle forze dell’ordine e alla magistratura, un’attenzione costante. Costituirci parte civile a tutela del mondo del lavoro che rappresentiamo è una scelta di campo netta che vuole rimarcare l’importanza della legalità per lo sviluppo della nostra terra e la necessità di opporsi a ogni forma di protervia mafiosa in ogni luogo in cui la mafia bussa alla porta. Lo facciamo per i lavoratori, per elevare la qualità della vita dei cittadini. Il mondo delle imprese dal canto suo dovrebbe fare le stesse scelte da noi compiute per far venir meno la concorrenza sleale che droga il libero mercato e inquina l’economia legale”.
Giudice ha aggiunto che “la Cgil in questa battaglia è da sempre in prima linea, con la consapevolezza che non deve mai venir meno l’attenzione culturale e quindi l’investimento per potenziare le scuole e dare valore al ruolo dell’istruzione per il cambiamento delle coscienze”.