Gela. La stampa e il rilascio di certificati anagrafici avverrà anche nelle tabaccherie cittadine, aderenti alla Fit. E’ stata conclusa una convenzione, ufficializzata dall’amministrazione comunale attraverso una delibera di giunta. Soggetto attuatore è la società Novares spa, che gestirà i profili organizzativi, tecnici ed informatici. Responsabile del procedimento è la dottoressa Rita Psaila, funzionaria del settore anagrafico, e con la convenzione la Fit si impegna anche a promuovere l’adesione al progetto presso i propri esercizi associati, che opereranno attraverso un collegamento informatico con il portale del Comune, per il quale il progetto non comporterà alcuna spesa. Inoltre, dati i numerosi punti che saranno istituiti sul territorio, sarà possibile non accentrare tutto negli uffici del municipio, cosa che, data l’emergenza Covid e la necessità di prendere appuntamento, ha creato qualche disagio all’utenza. La convenzione avrà una durata di ventiquattro mesi, rinnovabili, durante i quali il Comune si riserva di monitorare la corretta esecuzione delle attività. “Riteniamo che ogni iniziativa che possa rendere più agile il rapporto tra la burocrazia e il cittadino vada percorsa senza esitazioni. In questo caso – dice il vicepresidente della Fit locale Emanuele Passaniti – le tabaccherie aderenti potranno erogare i certificati nei loro orari di apertura, quindi chi ne ha bisogno può farlo in pausa pranzo piuttosto che al termine della giornata lavorativa, oppure il sabato e la domenica. Costerà 2 euro al cittadino, ma credo che a fronte della grande comodità sia una spesa decisamente sostenibile. Un ringraziamento va a tutta la giunta per avere deliberato il progetto”.
“La Fit – affermano gli assessori Terenziano Di Stefano e Giuseppe Licata promotori della convenzione – vanta una consolidata esperienza nell’erogazione di servizi all’utenza, e ha già aderito in diverse realtà territoriali a progetti di decentramento delle attività di rilascio delle certificazioni anagrafiche. Così facendo, a breve saremo in grado di garantire l’accesso ai servizi anagrafici sette giorni su sette, uno snellimento burocratico decisamente non da poco”.