Cercò di uccidere un barista? Teste oculare nel processo a un minore

 
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Gela. Dovrà essere sentito un testimone oculare prima di poter giudicare il presunto componente della banda che aggredì a sangue un barista a pochi passi dal cimitero di contrada Farello.

Lo hanno deciso i giudici del tribunale dei minorenni di Caltanissetta che stanno processando E.N., un giovane, al momento dell’azione minorenne, accusato del tentato omicidio dell’ex dipendente del bar della stazione ferroviaria.
La scelta di sentire un altro dei presunti componenti del gruppo, già condannato per gli stessi fatti, è stata comunicata sia al pubblico ministero Simona Filoni sia al difensore del giovane, l’avvocato Salvo Macrì.

Le parti del processo, invece, erano già pronte a concludere, discutendo la posizione di E.N. che, in base alle accuse contestate, rischia di dover pagare una pena decisamente salata.
Il barista fu condotto nella zona del cimitero e lì picchiato a sangue tanto da far credere ai componenti della banda di averlo addirittura ucciso.
Furono gli agenti di polizia del commissariato di via Zucchetto a ricostruire la spedizione punitiva e a dare un volto ai presunti aggressori.

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