Gela. Il risultato che avevano messo in cantiere, con un candidato forte all’assise civica che si rifà al movimento, l’hanno raggiunto e la lista, insieme a Noi Moderati, ha superato il sette per cento. “Rinnova”, che in consiglio comunale entra attraverso il riconfermato Giuseppe Guastella, “sta lavorando in una prospettiva non solo civica ma politica”. “Siamo stati contattati da diversi partiti, non lo nego – dice Giampaolo Alario tra i fondatori del gruppo – continuiamo a lavorare con una prospettiva che si focalizza sulla città ma non solo”. Il medico e il gruppo, al primo turno elettorale, hanno fatto parte del blocco “Alleanza per Gela”, sostenendo la corsa di Salvatore Scerra. “Per noi, era quello il progetto – continua Alario – Scerra ha ottenuto un ottimo risultato. Non ha perso Scerra, invece ha perso il centrodestra che probabilmente ha puntato su un candidato a sindaco che non ha ottenuto il gradimento vero della città. I partiti di quest’area politica dovrebbero riflettere su questo”. Alario fa intendere che la proposta politica e programmatica del centrodestra ufficiale avrebbe potuto avere connotati decisamente differenti. “È evidente che un centrodestra unito intorno ad un candidato condiviso – aggiunge – avrebbe potuto raggiungere risultati diversi”.
Alario non si nasconde dietro a tatticismi di sorta. “Bisogna dirlo – sottolinea – ha vinto il sindaco Di Stefano. La vittoria è sua. È lui che ha trascinato la coalizione ed è giusto che venga messo nelle condizioni per lavorare al meglio”. L’ispiratore di “Rinnova” non trascura quello che già si muove intorno alla maggioranza del sindaco. “Al Pd, anche se non ne ha bisogno, suggerisco di evitare la prosopopea. Il risultato è stato normale, anzi piuttosto basso rispetto alla loro media nazionale – dice ancora – i dem dovrebbero pensare alle sorti della città. Facciano lavorare il sindaco senza mettere subito sul tavolo il manuale Cencelli. La città si è affidata a Di Stefano e non è stato certamente il Pd a farlo vincere. Ha appena iniziato la sua esperienza amministrativa da sindaco, Di Stefano deve essere sereno e non condizionato dalle richieste di posti e assessorati. Ripeto, quello del Pd locale non è stato un risultato di lista al 15 per cento. Ha ottenuto poco più dell’8 per cento, praticamente un punto in più rispetto alla nostra lista. Ora, è in quella posizione all’assise civica solo grazie alla vittoria di Di Stefano”. Da Alario arriva un chiaro segnale di favore verso il neo sindaco: fino a qualche tempo fa non sarebbe stato affatto scontato.