Gela. Fuori dagli attuali blocchi politici, verso le amministrative di inizio giugno, sono ancora tanti i pezzi che mancano all’appello. Il centrodestra “ufficiale” ha iniziato il lavorio interno per pervenire ad un punto di contatto comune, a partire dal candidato a sindaco, possibilmente condiviso. I riferimenti d’area, sabato scorso, si sono seduti intorno allo stesso tavolo. Non c’erano gli esponenti che si rifanno all’ex parlamentare Ars Pino Federico, che cinque anni fa, sotto il simbolo di “Avanti Gela”, hanno lasciato il segno, piazzando i due consiglieri più suffragati in assoluto e appoggiando la coalizione di centrodestra. “Al tavolo del centrodestra non c’eravamo – dice il consigliere comunale Gabriele Pellegrino – semplicemente perché non siamo stati invitati. Probabilmente, il nostro peso elettorale non è considerato alla stregua di quello dei partiti, forse perché non abbiamo un simbolo. Di ufficiale non abbiamo saputo nulla, solo letto dai giornali. La cosa curiosa, secondo me, è che poi ci contattano per capire se un candidato possa essere più adatto dell’altro. A questo punto, scelgano e ci facciano sapere il nome del candidato a sindaco. Valuteremo il da farsi”. Fu proprio Pellegrino, nel 2019, a risultare il più suffragato all’assise civica e il rapporto con Federico non è mai venuto meno. Entrambi, insieme a chi li sostiene, hanno ritenuto opportuno lasciare l’esperienza Dc. “Il nostro gruppo – aggiunge – è sempre stato coerentemente all’opposizione del sindaco Greco. Non abbiamo mai accettato altre opzioni”. Il consigliere è piuttosto schietto. “Sia chiaro – dice ancora – non chiudiamo a nessuno. Abbiamo contatti con altre forze politiche per un progetto di rinnovamento. Spero proprio che nessuno voglia farci passare per quelli che dicono no e magari possano determinare la sconfitta. Non siamo per nulla isolati”.
Da settimane, il gruppo politico è in movimento. Le interlocuzioni sono in corso ad ampio raggio. “Non ho alcuna intenzione di recriminare rispetto al tavolo di centrodestra, non sono qui a sindacare le scelte di altri – precisa il consigliere – i contatti ci sono con forze che si riconoscono in una giunta di rinnovamento, senza preconcetti e senza candidature predefinite. Il progetto rimane alternativo all’amministrazione Greco che a nostro modo di vedere non ha governato bene”. Senza simboli ufficiali ma con una consistenza elettorale che ad oggi hanno più volte confermato, gli esponenti legati a Federico sono una variabile importante e non a caso, anche fuori dal centrodestra, c’è chi non direbbe di no ad un’alleanza, oltre le appartenenze politiche predeterminate e dando spazio alle priorità della città.