Gela. Mentre Fratelli d’Italia sfoglia la rosa dei suoi papabili candidati a sindaco, nell’attesa di trovare un nome unitario da presentare agli alleati della coalizione, i giorni che portano all’Election Day di giugno scorrono inesorabilmente, sgretolando le certezze di un centrodestra che, fino a qualche settimana fa, era convinto di poter chiudere la questione amministrative con molta più serenità.
Il patto nisseno che a Caltanissetta ha partorito la candidatura dell’avvocato Walter Tesauro, in quota Forza Italia, qui in città, dove il nome da candidare sarebbe dovuto spettare a Fratelli d’Italia, sembra vacillare e non poco.
L’eccessivo temporeggiare dei meloniani sulla scelta e le lacerazioni all’interno del partito hanno messo sul chi vive tutti gli altri partiti della coalizione che, attraverso diverse dichiarazioni pubbliche di questi giorni, hanno lasciato intendere che non ci sarebbero più vincoli di scelta al tavolo.
Questo significa che la proposta di Fratelli d’Italia rischia di non essere l’unica opzione al tavolo del centodestra. Con molta probabilità ci sarà il nome proposto dall’Mpa, ancora saldo all’interno della Giunta Greco, che però non ha mai fatto mistero di puntare, e non poco, sulla candidatura di uno dei suoi uomini di punta, il dottor Rosario Caci.
Un’ipotesi la cui evoluzione in molti, al tavolo del centrodestra e non solo, starebbero osservando con attenzione, e sulla quale si cercherà di cogliere dei segnali dalla viva voce del leader degli autonomisti, Raffaele Lombardo, in visita oggi pomeriggio in città.
Ma non c’è solo l’Mpa, anche i cuffariani della Nuova Dc starebbero lavorando da tempo ad un loro progetto per la sindacatura. Anche le ultime dichiarazioni dei vertici locali a proposito dell’insindacabilità del patto nisseno, non lasciano spazio alle interpretazioni.
I cuffariani sembrano intenzionati a proporre il loro candidato che, qualora sciogliesse le tante riserve espresse in questi giorni, potrebbe essere proprio l’ex dirigente comunale Grazia Cosentino, oggi in forze alla Impianti Srr.
La Dc starebbe anche cercando la sponda di Forza Italia, o di parte di essa. Gli azzurri però, se dovesse saltare il banco, potrebbero anche scegliere di presentare un proprio nome che potrebbe essere quello dell’ex assessore ai servizi sociali Nadia Gnoffo.
Difficile credere che, a questo punto, la Lega che già 5 anni fa espresse il candidato non possa decidere di riprovarci, mettendo sul tavolo la ricandidatura di Giuseppe Spata.
Con questo scenario, nel momento in cui Fratelli D’Italia dovesse sciogliere la riserva sul suo candidato, uno tra Vincenzo Casciana e Salvatore Scerra, entro la prossima settimana, il vero confronto al tavolo del centrodestra sarà appena all’inizio e non è detto che si concluda con una proposta unitaria nel giro di poco tempo.
E questo a poco meno di 90 giorni dal voto, con diversi candidati già in campo da tempo, crea non poca ansia ai partiti della coalizione che ancora non c’è.