Gela. La sconfitta al ballottaggio del candidato a sindaco Grazia Cosentino non gli ha permesso la riconferma all’assise civica, nonostante abbia sfiorato la soglia dei seicento voti personali. Il forzista Rosario Trainito, consigliere azzurro uscente, non può che prendere atto di alcune pesanti defaillance del centrodestra e non solo. “Presentandosi diviso il centrodestra è andato incontro all’unica sorte possibile, la sconfitta – spiega – purtroppo, la scelta del candidato a sindaco si è dimostrata errata. C’erano tante altre possibilità, anche tra i giovani. Invece, con l’appoggio all’ingegnere Cosentino sono emerse troppe incertezze politiche. E’ un vero peccato”. Da Forza Italia qualcosa in più se la sarebbe aspettata. “Per quanto mi riguarda – precisa – non posso che essere soddisfatto. Sono tutti voti che ho ottenuto senza alcuna accoppiata, segno che il lavoro fatto in consiglio ha avuto riscontro. Però, Forza Italia non può permettersi di presentare una lista con soli diciotto candidati, in realtà diciassette. La quasi totalità dei voti è stato il prodotto di soli quattro consiglieri. Faccio i miei auguri al vicepresidente del consiglio comunale Antonino Biundo che sicuramente saprà dimostrare il suo valore”.
Trainito non esclude nulla. “Un’analisi del voto in Forza Italia non è stata ancora fatta – continua – aspettiamo l’onorevole Mancuso. Per ora, c’è una fase di evidente stasi. Io continuo a fare politica per la città e non mi tirerò mai indietro se ci sarà da lavorare per questo territorio. Mi guarderò intorno e valuterò quello che emergerà dal confronto interno in Forza Italia”. Infine, Trainito non disconosce per nulla l’esito elettorale. “In bocca al lupo al sindaco Di Stefano – conclude – lo aspetta un compito molto difficile. La legge elettorale, che ritengo contraria alla vera democrazia, non mi ha permesso di dare un contributo istituzionale alla città. Sicuramente, continuerò a fare politica”.
