Gela. Dovrebbe essere il fine settimana delle scelte nel centrodestra cittadino, almeno secondo previsioni che arrivano da chi segue ormai da tempo la trattativa. L’alleanza però non riesce a trovare lo spiraglio, soprattutto se si tratta di valutare l’opzione che arriva dall’area moderata, ovvero quella dell’ingegnere Grazia Cosentino. Fratelli d’Italia ancora una volta, in città, non pare desistere sulla candidatura di bandiera e sul nome del capogruppo consiliare Vincenzo Casciana. Anche in serata, i vertici locali del partito della Meloni non hanno dato indicazioni differenti. E’ evidente però che i potenziali alleati non vanno verso una soluzione di questo tipo e le adesioni chieste dai meloniani non hanno sortito grandi effetti. La casella dell’ingegnere Cosentino non viene per nulla spenta e i suoi sostenitori continuano a credere di poterla portare ai blocchi di partenza per le urne delle amministrative. Gli azzurri di Forza Italia, in queste ultime settimane, hanno fatto un po’ da pendolo: prima inflessibili nel rispetto del ticket con i meloniani e poi invece più malleabili davanti al nome dell’ingegnere Cosentino. Chiaramente, anche loro devono fare una scelta e quella più logica, pure sulla base del patto nisseno, sembra proprio il sostegno al candidato di FdI. I cuffariani della Dc, i renziani di Italia Viva e pezzi sparsi del centrodestra vorrebbero definire il perimetro della coalizione, proprio intorno a Cosentino. Andando avanti di questo passo, l’intesa complessiva farà fatica a trovare terreno fertile salvo che non ci siano indicazioni da altri livelli, regionali o nazionali. Fuori dai blocchi, l’ex parlamentare Ars Pino Federico, il cui gruppo non è stato convocato al tavolo ufficiale del centrodestra, ha già dato più di un indizio per un progetto da “terza via”, con liste civiche radicate sul territorio. Potrebbe attrarre l’interesse pure di qualche scontento, magari non soddisfatto dall’aria che tira nel centrodestra ufficiale. In giornata, voci, contatti e riunioni, più o meno allargate, non sono mancate. I moderati continuano a perorare la causa dell’ingegnere Cosentino. Un’inclinazione politica che invece non hanno altre anime del tavolo moderato.
Gli esponenti di “Rinnova” e di Noi Moderati non sembrano per nulla a loro agio in questa gara al candidato e soprattutto non intravedono soluzioni in linea con la loro idea di programma e di amministrazione. Non è da escludere che a breve possano comunicare ciò che vorranno mettere in campo. In un contesto così liquido, l’Mpa non intende mettersi a traino di un’alleanza eventualmente guidata da Cosentino (la vicenda dei “governi ombra” delle Srr è decisiva) ma gli autonomisti vorrebbero costruire un progetto con un ruolo di primo piano. Di certo, non trovano troppe sponde dai meloniani, che per cinque anni sono stati opposizione alla giunta Greco, della quale i lombardiani sono ancora parte integrante. Sullo sfondo rimane pure la volontà del sindaco di tentare la carta del mandato bis. Una decisione dovrà arrivare in pochi giorni. Si riuscirà a trovare la sintesi su un candidato unitario? Probabilmente, non dipenderà solo dalle segreterie locali.