Gela. Un revival politico di chi non ha smesso di credere nella Democrazia Cristiana di un tempo. Dicono di ispirarsi a quei valori i centristi che questa mattina hanno ufficializzato il patto a sostegno del candidato leghista (appoggiato dal centrodestra) Giuseppe Spata. Il salviniano era insieme ai rappresentanti locali di Cantiere Popolare (Noi con l’Italia), Udc e Alternativa Moderata. Il simbolo scelto è proprio quello dell’Udc, messo a disposizione con il benestare dei vertici palermitani e romani. I coordinatori Udc Silvio Scichilone e Salvatore Incardona (sempre in contatto con il loro riferimento Decio Terrana) e gli esponenti di Cantiere Popolare hanno deciso di seguire una strada comune, con il sì di Alternativa Moderata dell’ex senatore Gioacchino Pellitteri ma anche di tanti che si rifanno all’area di Forza Italia, come l’avvocato Alfredo D’Aparo. Se i centristi di Cantiere Popolare che avevano sperato di poter ottenere la candidatura a sindaco di Vincenzo Cirignotta sono stati tra quelli che hanno sottoscritto il patto notturno a sostegno di Spata, l’Udc invece aveva inizialmente virato verso il “civico” Lucio Greco. Con l’arrivo del Pd a supporto dell’avvocato, le cose sono cambiate. “Questo progetto va oltre le elezioni – ha spiegato Scichilone – non è un cartello per i voti. Greco? In quella coalizione non c’è più il centrodestra ma solo la sinistra che ha ridotto così la città”. Cirignotta qualche messaggio agli ex vertici locali dell’Udc, quelli entrati con la gestione di Giampiero D’Alia, l’ha voluto lanciare.
“L’ultima volta che questo simbolo è stato schierato a livello locale era il 2010 – ha detto – poi, con l’arrivo di D’Alia, qualche professionista della città, con un’operazione scorretta ha buttato fuori me e Gioacchino Pellitteri. Questo è un progetto di lungimiranza politica”. Anche per gli esponenti di Alternativa Moderata l’intesa centrista era l’unica possibile. “Non dimentichiamo – ha spiegato D’Aparo – che i candidati principali di Forza Italia anche alle precedenti amministrative li ha messi a disposizione Alternativa Moderata. Non potevamo che appoggiare il centrodestra”. Il coordinatore cittadino di Noi con l’Italia (Cantiere Popolare) Ennio Di Pietro ha parlato di un progetto politico che va avanti ormai da più di un anno. “Abbiamo tutti fatto un passo indietro sui simboli – ha spiegato – e messo a disposizione quello glorioso dell’Udc. Abbiamo recuperato il centro”. Un “battesimo” centrista davanti al leghista Spata che sa di poter contare sui voti del gruppo. “I partiti stanno ritornando – ha chiosato il candidato a sindaco – adesso, bisogna superare il non voto”.
Prima girate tutte le chiese per vedere dove poter attingere alle quesque e poi virate dove ve le promettono…una semplice parola ridicoli.
Tutti i vecchi perdenti e le banderuole al vento si sono riciclati ancora una volta appoggiando un rappresentate della Lega,come potete presentarvi ai cittadini con quale faccia.No scusatemi avevo dimenticato che siete quelli che avete fatto della politica il vostro emolumento mensile per tanti anni e che ancora ci provate mascherandovi Siete ridicoli