“Ccr occasione persa a causa dell’amministrazione”, Picone: “Chiediamo controlli che mancano”

 
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Gela. Il finanziamento per il Centro comunale di raccolta che pare sempre più lontano, come abbiamo ricordato, “è un disagio sulla gestione che comporterà un aggravio dei costi”. Il manager di Impianti Srr Giovanna Picone parla di un’opportunità che si sarebbe potuta sfruttare mentre attualmente la società deve necessariamente adeguare l’area dell’ex autoparco comunale. “La mancanza della consegna al dipartimento acqua e rifiuti di un adeguamento dei costi al nuovo prezzario regionale, che avrebbe comportato un lieve aumento della spesa totale, scoraggiò l’amministrazione comunale a farsi carico di questo elaborato, nel timore di non riuscire a realizzarlo nei tempi previsti – dice Picone -sebbene Impianti Srr si fosse resa disponibile con le somme previste sul contratto per eventuali adeguamenti del Ccr, per cofinanziare questo maggiore importo. Si sarebbero potute utilizzare le economie risultanti dal ribasso d’asta. Non furono mai inviati gli elaborati che avrebbero quindi evitato la revoca del finanziamento di 1.280.000 euro”. Per il responsabile della società in house, che gestisce il servizio rifiuti in città, ci sono però ulteriori aspetti che frenano. “Ma oltre all’evidente danno alla comunità sul Ccr, in attesa che la nostra società definisca la realizzazione del Ccr presso l’autoparco, con i fondi sia dell’adeguamento previsto in capitolato che di quelli messi a disposizione dalla Srr per tutti i Comuni per infrastrutture legate al servizio, abbiamo riscontrato disagi soprattutto legati agli ingombranti. Alla Tekra venivano riconosciuti ristori pari a circa 120mila euro annui e stiamo valutando quali percentuali legati al costo del servizio verranno richieste come penalità”, aggiunge.

Il manager, infine, non manca di riscontrare l’assenza di collaborazione dell’amministrazione comunale, anche sotto il profilo dei controlli. “A creare ulteriori disservizi è il contenuto di una nota che Impianti si è vista costretta a recapitare urgentemente al dec del Comune, riguardante le segnalazioni ai sensi dell’art.13 del capitolato per gli abbandoni di rifiuti. Più volte – precisa Picone – è stata sollecitata la collaborazione dei vigili urbani, torno a ricordare che la vigilanza sul territorio è prerogativa del sindaco, nel tentare di confinare e ridurre il fenomeno degli abbandoni dei rifiuti, anche per correggere i comportamenti errati sulla raccolta differenziata. Infatti si assiste ad un accentuarsi dei fenomeni di non corretto conferimento. Nella giornata odierna numerosi sono i casi di rifiuti non ritirati in quanto non conformi. Questo fenomeno è stato più volte indicato agli uffici comunali del settore ambiente. L’abbandono dei rifiuti, con conseguente conferimento presso la discarica, impedisce il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Gli ispettori ambientali sono stati sottratti al servizio e quindi oggi non abbiamo più alcuna vigilanza di controllo”. Contestazioni pesanti, quelle che arrivano dai vertici dell’in house, e che pongono già diversi interrogativi intorno ai rapporti tra l’azienda e l’amministrazione. Da ottobre, il servizio è partito e gli interventi sono evidenti ma il management sottolinea discrasie, riconducendole a Palazzo di Città.

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