“Cavalli di ritorno” e ricettazione, tre assolti: in giudizio cadono le accuse a loro carico

 
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Controlli sul lungomare (immagini di repertorio)

Gela. Le accuse erano pesanti e hanno portato il pm Pamela Cellura, a conclusione della sua requisitoria, a richiedere condanne a tre anni e sei mesi di detenzione per tutti gli imputati. Gaetano Alferi, Francesco Alma e Salvatore Alma, sono stati però assolti dal giudice Miriam D’Amore. Per gli investigatori e secondo i pm della procura, avrebbero avuto un pieno coinvolgimento in alcuni cavalli di ritorno, per la restituzione di mezzi rubati, dietro pagamento, e nella ricettazione di refurtiva. Le contestazioni principali erano concentrate sui due Alma. Le difese, sostenute dai legali Salvo Macrì e Cristina Alfieri, hanno escluso la sussistenza delle condizioni per ritenere fondate le accuse di estorsione e gli altri capi di imputazione. Sono stati richiamati i diversi episodi ricostruiti dagli investigatori.

Secondo i legali, pure dal contenuto delle intercettazioni effettuate in fase di indagine non si evincerebbe alcun intento volto alla restituzione di mezzi prima rubati e poi fatti ritrovare, dietro però un compenso. Il giudizio si è chiuso con l’assoluzione dei tre coinvolti.

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