Gela. “Guardiamo ad un progetto diverso, che certamente non è quello dell’attuale amministrazione comunale. Noi partiamo dal programma. Un giudizio sulla giunta? Né negativo né positivo”. Il coordinatore cittadino di “Cantiere popolare” Massimo Catalano conferma che i centristi non sono per nulla interessati ad intrattenere rapporti politici con il sindaco Lucio Greco e con i suoi alleati. “Diciamo che il giudizio se lo sono dati da soli – aggiunge – in pochi giorni, sono passati dall’azzeramento ad un nuovo accordo. Sono questioni che vedono la città assai lontana. Al massimo, possiamo avanzare proposte, ma nessuna collaborazione. Mi convince ancor meno chi ha fatto parte dell’alleanza fino a pochi mesi fa, contribuendo alla vittoria del 2019, ma oggi invece parla di nemici della città. Non è sufficiente uscire dalla giunta, per poter sparare a zero contro gli ex alleati”. Il richiamo al Pd è più che evidente, anche se Catalano non cita mai i dem. In questo periodo, nonostante le nuove restrizioni anti-Covid, “Cantiere popolare” è impegnato in interlocuzioni con gruppi politici che fanno parte della giunta, l’Udc e Italia Viva. Il progetto di “grande centro” tocca anche “Idea Sicilia”. “Un candidato alle regionali? Certamente, uscirà da un’intesa complessiva. Riteniamo di poter dare un buon contributo”, aggiunge il coordinatore. Il leader del movimento, l’ex ministro Saverio Romano, si è affidato all’ex sindaco Angelo Fasulo per guidare “Cantiere popolare”, in provincia.
“E’ importante avere riferimenti di esperienza come Fasulo – continua Catalano – in “Cantiere popolare” ci saranno nuove adesioni, ma non bisogna dimenticare che ne fanno parte l’ex senatore Gioacchino Pellitteri e l’ex sindaco Giovanni Scaglione. Tutti esponenti importanti e di grande valore. Stiamo cercando di coinvolgere anche giovani che vogliono fare politica. La nostra è un’area di centro, aperta a chi si riconosce nei valori moderati. Mi pare che ormai sia passato il tempo di parlare alla pancia delle persone. Serve invece raggiungere le teste e i cuori, senza estremismi”. In questo frangente, sembra che “Cantiere popolare” voglia darsi un’organizzazione stabile, per avere un ruolo vero nell’area centrista.