Castellana e Cavallo: "Una via o una piazza della città da dedicare a Fra Rocco Quattrocchi"

In memoria di frate Rocco Quattrocchi

A cura di Redazione Redazione
06 giugno 2025 13:50
Castellana e Cavallo: "Una via o una piazza della città da dedicare a Fra Rocco Quattrocchi" -
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Gela.  Una via o una piazza della città da dedicare a Fra Rocco Quattrocchi. La proposta arriva dai consiglieri Castellana e Cavallo, quindi a maggior ragione bipartisan. Hanno presentato una mozione. "Per conservare la memoria di Fra’ Rocco Quattrocchi e testimoniare pubblicamente quanto abbia significato per la città, corre l’obbligo morale, etico e teologico di onorare il ricordo di tanta umanità con un atto simbolico, un gesto profondo che intreccia memoria e testimonianza, rendendo visibile e permanente il legame tra la città e uno dei suoi figli spirituali più amati. In un tempo in cui la memoria rischia di essere effimera, gesti come questori affermano il valore della testimonianza e il potere trasformativo di una vita spesa per gli altri. Considerato che Fra Rocco, frate cappuccino e parroco della chiesa di Maria Santissima Delle grazie, ha incarnato per anni i valori francescani di umiltà, servizio e fraternità; un uomo per la gente, tra la gente, di grande umiltà, generosità e ascolto. Con la sua presenza costante, la parola semplice e profonda e uno spirito di servizio mai esibito, ha lasciato un segno profondo in tante vite, specie nei momenti più fragili e difficili. Il suo servizio nel convento dei Frati Minori Cappuccini non si è limitato alla guida pastorale: ha promosso restauri, rilanciato tradizioni religiose, laiche e culturali, e realizzato iniziative come il documentario “Sotto lo sguardo di Maria”, celebrando i 200 anni della devozione alla Madonna delle Grazie. Atteso che la sua vita è stata una testimonianza luminosa di fede vissuta nel quotidiano, anche nella sofferenza. Nel suo testamento spirituale, scritto poco prima della morte, Fra Rocco parlava della bellezza della creazione, della grazia del sacerdozio e della fiducia inDio anche nel dolore, che definiva “un progetto d’amore”. Considerato ancora che Fra Rocco Quattrocchi è morto il 5 giugno del 2015. In occasione dei funerali l’allora amministrazione comunale proclamò il lutto cittadino, interpretando i sentimenti di cordoglio e tristezza dell’intero popolo gelese che gli ha tributato tali onori. Conservare e perpetrare la sua memoria non è solo conservazione del passato, ma seme di futuro e speranza. Ecco perché un gesto di memoria indelebile e immanente significa rendere la sua testimonianza parte viva del tessuto urbano e della coscienza collettiva; un invito a camminare sulle sue orme, a vivere con la stessa dedizione e amore per il prossimo", scrivono i due consiglieri di M5s e FdI.

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