Casse in crisi e 500 mila euro d’Iva non versati, il caso Comeco: processo per un ex amministratore

 
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Gela. Messa in liquidazione per poi chiudere ogni attività già tre anni fa. Iva non versata per 500 mila euro. Adesso, il caso della cooperativa Comeco, in passato tra le più importanti dell’intero indotto della fabbrica Eni, arriva davanti al giudice Ersilia Guzzetta. A processo è finito un ex amministratore del gruppo metalmeccanico. Deve rispondere di un mancato versamento Iva da circa 500 mila euro. Le indagini condotte dai magistrati della procura si riferiscono al 2009. In quella fase, a causa di diverse difficoltà di cassa, l’imputato avrebbe scelto di non versare l’Iva, segnalando comunque la decisione. In questo modo, si sarebbe data precedenza agli stipendi dei tanti dipendenti e ai pagamenti destinati ai fornitori. Così, l’amministratore, dimessosi nei mesi successivi, si trova a rispondere di quei fatti davanti al giudice Guzzetta.

Le difficoltà di cassa. La difesa, rappresentata in aula dall’avvocato Ignazio Raniolo, mira proprio a fare luce sulle difficoltà di cassa che avrebbero spinto l’imputato a non versare l’Iva. Il dibattimento si è aperto e nelle prossime udienze inizieranno ad essere sentiti i primi testimoni. Il crack della Comeco riguardò quasi cento dipendenti.

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