Gela. “Provvedimenti di rigore” per il funzionario che “ha preferito agire di testa propria senza informare preventivamente l’amministrazione comunale”. Si prospetta questo nel caso dello spostamento delle strisce blu su un tratto del lungomare Federico II di Svevia. Il sindaco Lucio Greco non ha per nulla condiviso le decisioni assunte e ribadisce che “l’amministrazione non è stata informata”. “Tra i tanti problemi che un’amministrazione si trova ad affrontare, il rapporto con i dirigenti e con i funzionari, ai quali la legge attribuisce poteri gestionali rilevanti, assume un’importanza fondamentale. La carenza di dirigenti, molti dei quali sono chiamati a ricoprire ad interim più incarichi, pesa sull’efficienza e sull’organizzazione dell’ente. In una situazione già di per sé così difficile da mettere a dura prova l’impegno e la serenità di tanti collaboratori – dice il sindaco – appare intollerabile il comportamento di qualche funzionario che, forzando oltre ogni limite il proprio ruolo, assume delle decisioni che per il forte impatto sociale dovrebbero essere concordate con l’amministrazione, la sola ad avere la responsabilità politica di certe scelte”. L’ipotesi di collocare le strisce blu nel tratto compreso tra la bretella Borsellino e il porto rifugio ha generato una serie di reazioni, anche veementi.
“Non posso pertanto accettare e far passare sotto silenzio il comportamento di quel funzionario che, in piena estate, ha preso delle iniziative così dirompenti da provocare vibrate proteste da parte di tanti cittadini. Poiché ritengo che, in momenti così delicati, il confronto e la condivisione si rendono assolutamente indispensabili – conferma Greco – sono costretto, mio malgrado, ad assumere provvedimenti di rigore nei confronti di chi, preferendo agire di testa propria, non ha ritenuto opportuno informare e confrontarsi preventivamente con l’amministrazione”.