Gela. Sedici giudici diversi in quindici udienze, secondo gli avvocati penalisti violando il pieno diritto di difesa degli imputati. Una vicenda che si è verificata nel tribunale di Roma, in un procedimento collegiale, ma che sta suscitando la reazione anche dell’Unione Camera Penali. Il 2 novembre, nella capitale, gli avvocati si fermano per un’astensione. In città, invece, la Camera penale “Eschilo”, presieduta dall’avvocato Rocco Guarnaccia, ha deciso di aderire alla mobilitazione, con un flash mob. Mercoledì mattina, gli avvocati, negli spazi del tribunale, spiegheranno le ragioni della mobilitazione, a tutela del principio di immediatezza della decisione e di conseguenza del diritto di difesa.
“È semplicemente incompatibile con i più elementari principi del giusto processo, e prima ancora con le regole della logica e del buon senso – si legge nel documento delle camere penali – l’idea non solo che il giudice che pronuncia la sentenza sia diverso da quello che ha raccolto la prova, ma addirittura che il giudice possa mutare ad ogni udienza istruttoria”.