Gela. Il caso rifiuti diventa sempre più politico. Così, adesso, le frizioni contrappongono addirittura due commissioni.
Rischio doppione? Le recenti attività di controllo effettuate dalla commissione ambiente e sanità, i cui componenti hanno potuto ispezionare sia l’impianto di compostaggio a Brucazzi sia la discarica di Timpazzo, sentendo inoltre il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco, hanno creato malumori non troppo sopiti tra i membri della commissione speciale d’indagine. L’organismo, costituito negli scorsi mesi su richiesta del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, dovrebbe, a fine mandato, produrre una relazione complessiva su eventuali disfunzioni e anomalie nel sistema di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Le recenti iniziative programmate dalla presidente della commissione ambiente Virginia Farruggia, però, hanno prodotto diverse reazioni all’interno della commissione d’indagine. Insomma, molti ritengono che si stiano creando inutili doppioni. Un argomento sollevato durante l’ultima riunione della commissione d’indagine, successiva all’audizione del dirigente Emanuele Tuccio. Non è da escludere, quindi, che si possa arrivare ad un confronto soprattutto con la presidente Farruggia, impegnata nelle ultime settimane, insieme agli altri componenti della commissione ambiente, ad acquisire atti e dati relativi non solo al servizio di raccolta ma anche alle tariffe applicate. Un corto circuito amministrativo, almeno stando a quanto emerge dalla commissione d’indagine, che potrebbe diventare difficile da risolvere soprattutto a livello politico.
Mezzo milione di euro alla Tekra. Intanto, proprio sul fronte del servizio, i tecnici del municipio hanno appena dato il via libera al pagamento da quasi mezzo milione di euro richiesto dalla società Tekra per la copertura dei costi relativi al mese di febbraio. E’ arrivato il sì del dirigente Emanuele Tuccio e del direttore dell’esecuzione del contratto Valter Cosentino. In base ai controlli effettuati, il servizio sarebbe stato svolto secondo quanto indicato dal capitolato e, quindi, vengono sbloccati i soldi da destinare alle casse dell’azienda campana, attuale titolare del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città.