Caso indennità, PeR: “Difese d’ufficio mortificanti, Donegani sempre coerente”

 
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Donegani insieme ai dirigenti di "PeR"

Gela. Il laboratorio politico “PeR” ha chiesto la revoca della delibera di accesso al fondo regionale per l’aumento delle indennità di sindaco e assessori. Il vicesegretario regionale Pellegrino Cannizzo ribadisce il concetto e definisce “mortificanti” le “difese d’ufficio” arrivate dalla maggioranza. “Da dove provengano le somme poco interessa, da una politica seria, responsabile e che si professa progressista ci aspettavamo un atteggiamento più serio – dice – non si possono chiedere sacrifici ai cittadini e poi chiedere l’aumento dei propri emolumenti. Le difese di ufficio a cui assistiamo sono più mortificanti del provvedimento adottato”. Cannizzo richiama l’uscita pubblica del segretario del gruppo giovanile di “Una Buona Idea”, Bruna Consoli. Invita a non strumentalizzare i più giovani.

“Sono mandati allo sbaraglio come la giovane Consoli che dovrebbe avere rispetto per la storia politica dell’onorevole Donegani e per la coerenza mostrata in tutta la sua vita politica. Donegani a Gela ha dimostrato di essere il più votato alle amministrative e nelle ultime elezioni amministrative, con un movimento nuovo, ha superato lo sbarramento del cinque percento. Sta portando il movimento in quasi tutta la Sicilia. Noi formiamo i giovani – aggiunge – e a loro insegniamo che la politica deve essere fatta di passione e non può essere un mestiere. Deve essere portatrice di valori. I giovani devono essere protagonisti e non telecomandati e a servizio di pupari che manovrano da più di trent’anni la nostra città”.

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