Gela. Sprazzi di luce nella vicenda Eni? Adesso, sembrano uscire dall’incontro in prefettura tenutosi dopo settimane di tensione.
10 nuovi cantieri. Il gruppo ha dato la disponibilità ad attivare dieci nuovi cantieri in raffineria. Al centro della scelta, l’intenzione di riassorbire un numero maggiore di operai dell’indotto. Alla presenza del prefetto Maria Teresa Cucinotta, dei segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil e dei sindacati del settore chimico oltre che dei manager Eni e dei rappresentanti di Confindustria Centro Sicilia e Legacoop, si è cercato di fare il punto della situazione. Al tavolo, c’erano anche il sindaco Domenico Messinese e l’assessore Simone Siciliano. I funzionari della regione, intanto, hanno confermato la volontà di valutare gli eventuali ostacoli burocratici al rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’avvio dei cantieri in raffineria e per l’attivazione degli investimenti Eni anche sul fronte dell’off shore con la piattaforma Prezioso K.
A settembre al ministero. Intanto, l’incontro di verifica al ministero dello sviluppo economico dovrebbe tenersi a settembre. Le parti, in ogni caso, sembrano aver raggiunto un’intesa sulla definizione dell’accordo di programma che necessita, però, di una valutazione complessiva di tutto il personale dell’indotto a disposizione. Si busserà anche alle porte dell’assessorato regionale al lavoro per ottenere il via libera a tranche straordinarie di ammortizzatori sociali così come indicato nel decreto per l’area di crisi complessa. Davanti alla prefettura, un gruppo di operai dell’indotto ha atteso che l’incontro finisse per avere maggiori chiarimenti. Sono loro, infatti, quelli che più di tutti stanno risentendo dell’assenza di commesse lavorative, trovandosi davanti ad ammortizzatori sociali praticamente in scadenza. Il sindaco e l’assessore Simone Siciliano, nelle prossime ore, terranno una conferenza stampa.