Gela. “Attenuate in maniera significativa le emissioni di cattivi odori dal depuratore di Macchitella. E’ il primo e più evidente effetto dei lavori eseguiti direttamente, e con proprie risorse, da Caltaqua
per dotare l’impianto stesso, posto nei mesi scorsi sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, di un assetto depurativo temporaneo utile a garantire la corretta depurazione dei reflui durante l’esecuzione dei lavori di adeguamento e principalmente evitare sversamenti di reflui durante le fasi lavorative su altri comparti dell’impianto”.
Attraverso una nota, i responsabili della società Caltaqua pongono una pezza alle polemiche che, soprattutto nelle scorse settimane, hanno costellato la fase di lavori avviata all’interno del sistema di depurazione biologico di Macchitella, attualmente sotto sequestro giudiziario.
“Caltaqua ha realizzato entro il termine previsto del 26 giugno scorso – si legge ancora nella nota aziendale – gli interventi finalizzati a dotare l’impianto di un assetto temporaneo di depurazione ed i primi test condotti hanno dato ottimi risultati, sia rispetto alla situazione che si era venuta a creare nelle scorse settimane con un significativo abbattimento di cattivi odori nella zona, sia per quel che concerne il miglioramento dell’effluente dall’impianto al corpo idrico ricettore, comprovato dai primi risultati rilevati dal laboratorio aziendale di analisi”.
Quindi, stop al fetore lamentato dai residenti del quartiere e agli sversamenti nel torrente Gattano? “Attenzione, si tratta solo di interventi immediati che, certamente, potevano essere effettuati già diversi mesi fa – spiega il rappresentante del comitato di quartiere Domenico Messinese – dovevano aspettare le nostre proteste in consiglio comunale? Comunque, è un primo passo. Il tanfo, almeno durante alcune serate, sembra attenuato. I dirigenti di Caltaqua, in ogni caso, ammettono che il sistema non funziona in maniera corretta. A questo punto, mi chiedo cosa difendano il sindaco e l’assessore Giuseppe Ventura”.
I residenti, però, chiedono di più. “Dopo i primi interventi sui fanghi – conclude Messinese – bisogna mettere in atto gli impegni assunti davanti al presidente del consiglio Giuseppe Fava. L’attenzione deve essere posta sulla manutenzione delle condotte che è veramente molto precaria”.