Gela. I sindacati Regionali e Territoriali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro al Premier Matteo Renzi e al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi per accelerare l’iter della dichiarazione di Gela quale “Area di Crisi Complessa” come previsto dal Protocollo d’Intesa del novembre 2014 sulla riconversione della raffineria di Gela.
Ci sono voluti quattro mesi del Governo Regionale per approvare la Delibera di Giunta senza la quale non era possibile avviare l’istruttoria del Mise per la “Dichiarazione di Area di Crisi Complessa”. Soltanto il 12 febbraio su insistenti pressioni sindacali, il Governo Regionale ha emanato la delibera con cui impegna gli assessorati competenti a svolgere i passaggi necessari in relazione al Protocollo d’Intesa tra Eni, Governo Regionale, Governo Nazionale e Sindacati.
“Siamo certi – scrivono i sindacati – che il Governo Nazionale non lascerà trascorrere altrettanti mesi per rispettare gli accordi sottoscritti il 6 novembre 2014 al Ministero dello Sviluppo economico.Il premier Renzi la scorsa estate a Gela ha detto che “tutti i discorsi perdono autorevolezza se non superiamo i vincoli della burocrazia”.
La situazione dell’indotto è oggi esplosiva e necessita di interventi urgenti.
I sindacati sono consapevoli di quanto sia complessa l’istruttoria prevista dal decreto per la definizione dell’area di crisi complessa, poichè investe diverse amministrazioni a vari livelli.
I sindacati chiedono quindi, un impegno corale delle Istituzioni Nazionali, Regionali e Territoriali per definire, concretamente tutti i passaggi necessari.