Gela. Quei pochi litri di carburante in più che venivano immessi in un piccolo bidone, servivano comunque ad alimentare il trattore usato per lavori commissionati a Ghelas, la società in house del Comune. Il gup del tribunale Roberto Riggio ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di due dipendenti dell’azienda (uno ormai in pensione), inizialmente accusati di furto di carburante. L’assoluzione è stata disposta dal magistrato, in udienza preliminare, dopo aver vagliato la ricostruzione fornita dal difensore dei due lavoratori, l’avvocato Rosario Lumia. Il legale ha fornito tutti i riscontri, anche sulle carte carburante. Ha dimostrato che gli operai usavano il quantitativo in più, peraltro minimo, come scorta per il trattore destinato a lavori in aree spesso distanti dalla rimessa dell’azienda.
L’ipotesi di accusa era di furto, per una presunta sottrazione a danno di Ghelas. Invece, la difesa ha ribadito che tutti i quantitativi prelevati (peraltro minimi) venivano usati solo per l’attività di manutenzione, come spiegarono i dipendenti in fase di indagine. Una ricostruzione che ha convinto il gup, portandolo a disporre il non luogo a procedere.