Gela. Hashish e due armi in casa. Un anno fa, i carabinieri entrarono nell’abitazione del venticinquenne Ruben Licata e sequestrarono quanto ritrovato, compresa una pistola calibro 7,65. Per il giovane, che avrebbe avuto la piena disponibilità sia delle armi che della droga, scattò l’arresto. Difeso dagli avvocati Nicoletta Cauchi e Sinuhe Curcuraci, dovrà rispondere alle accuse direttamente a processo. I pm della procura hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato. La difesa ha proposto un eventuale rito alternativo, ma condizionato all’esame di due testimoni. Il giudice non ha accolto questa soluzione, disponendo così il giudizio. Già nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il giovane ammise il possesso delle armi e dell’hashish.
Si è giustificato sostenendo che le due armi le aveva con sé solo per difesa personale, mentre la droga l’aveva acquistata per consumarla. Approfondimenti investigativi sono stati condotti anche sui due fratelli del giovane.
